23 aprile 2012

Metro 2033 Universe: Le Radici del cielo & Metro 2034

Ho letto altri due libri appartenenti alla serie "Metro 2033 Universe": il primo è il romanzo italiano legato al progetto in questione, scritto dalla penna di Tullio Avoledo, scrittore diventato famoso nel nostro paese grazie ad alcuni suoi romanzi davvero interessanti. Il secondo è il sequel del Metro 2033 che ha dato inizio a questo universo post-apocalittico ambientato nei sottosuoli delle città, scritto da Dmitry Glukhovsky.


LE RADICI DEL CIELO

Le radici del cielo è il primo spin off italiano ispirato all’Universo del romanzo russo Metro 2033, opera prima e caso letterario del giovane scrittore Dmitry Glukhovsky. Con il realismo descrittivo e il gusto per l’avventura che lo contraddistinguono, Avoledo è autore ancora una volta di una storia appassionante ed intensa, ricca di sfaccettature diverse: zombie e creature immonde, fede e spiritualità, bene e male…
Come vivrebbero gli uomini se si perdesse ogni speranza nel domani e se il giorno del giudizio arrivasse per mano non divina ma umana?
Come potrebbero sopravvivere all’Apocalisse la religione e la fede? (fonte: metro2033universe.it)

Devo dire che il romanzo in esame è davvero il migliore della serie! Senza togliere nulla al primo Metro 2033 russo, esempio di originalità e di una nuova ondata in puro stile science fiction, Avoledo crea un'opera avvincente e riscrive con molta fantasia un'apocalisse ambientata nel territorio italiano, dalle catacombe di Roma fino alla laguna ormai morta di Venezia, surreale come in un dipinto di Dalì. La conclusione decisamente in stile fantasy si sposa in maniera eccellente con le atmosfere magiche della città veneta. Ho particolarmente apprezzato, inoltre, la suggestiva ambientazione dell'epilogo nell'isola di San Michele, l'isola dei morti, ovvero il cimitero di Venezia.
Un romanzo consigliato a tutti gli amanti del genere. Non deluderà le vostre aspettative...


METRO 2034


Metro 2034 è il sequel del best‐seller russo “Metro 2033″ di Dmitry Glukhovsky, atipico romanzo di fantascienza ambientato in una Mosca post‐apocalittica in rovina, dove radiazioni e chimere create geneticamente hanno reso la superficie completamente inabitabile dagli esseri umani.


Un anno dopo la conclusione dei fatti raccontati nel primo capitolo di Metro, la narrazione riprende dalla stazione “Sevastopolskaya” della Metropolitana di Mosca.
Dopo vent’anni dall’inizio della guerra, il mondo in superficie resta completamente ostile all’homo sapiens. I cittadini della “Sevastopolskaya” hanno trasformato la stazione in una piccola fortezza per sopravvivere alle infinite ondate di mostri provenienti dalla vicina stazione “Chertanovskaya”. Considerano la loro casa come una specie di “Sparta”, addestrando i loro guerrieri così bene da essere temuti dal resto della metropolitana. In più, gli ingegneri della “Sevastopolskaya” sono riusciti a costruire numerose stazioni idroelettriche in grado di utilizzare le correnti sotterranee, rendendole un’inestimabile scorta di elettricità per “Ganza” e il resto della metropolitana moscovita. Tutto sembra procedere per il verso giusto, ma c’è un problema fatale che neanche i coraggiosi abitanti di “Sevastopolskaya” possono risolvere: la distanza dal centro. La stazione è situata nella remota periferia della metropolitana di Mosca e le zone settentrionali sono disabitate. E ovviamente per un buon motivo. Infatti, “Tulskaya” è l’unica stazione settentrionale affidabile prima di “Ganza” e, se qualcosa dovesse accaderle, “Sevastopolskaya” perderebbe le munizioni e le provviste necessarie a respingere le orribili creature. Come potrete ben immaginare, la storia comincia proprio quando “Tulskaya” cessa di rispondere… (fonte: metro2033universe.it)

Decisamente poco riuscito il sequel del primo grande romanzo di Glukhovsky. Le ambientazioni sono quelle che hanno reso celebre lo scrittore russo, verissimo, ma la trama in questione lascia un pò a desiderare. Oltre al fatto che l'autore ci presenta il solito finale piuttosto sbrigativo ed inesauriente.
Da leggere soltanto per completare l'universo creato dal suo primo libro...

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