15 maggio 2012

Metallica + Machine Head + Gojira (Udine 13/05/2012)

Non dovevo andare a vederli! Non era previsto che vedessi i Metallica suonare tutto il Black Album a Udine a metà maggio. Tuttavia, una volta rientrato a Rovigo anzitempo per lavoro, perchè non approfittarne? Recupero un biglietto curva nord al volo, prendo i dovuti appuntamenti per il passaggio e il giorno 13 mi reco a Udine, Stadio Friuli. Premetto che odio i biglietti curva, gradinata o tribuna. Si vede da schifo (o quasi), devi rimaner seduto e ti becchi pure un freddo cane. Per me, non lo nascondo, esiste solo il parterre, o prato se volete chiamarlo così! Perciò mi siedo e osservo, anche se con una punta di invidia per gli amici all'interno dell'anello, proprio lì davanti.


Iniziano il set i Gojira, band che conosco molto poco. Non mi prendono, nonostante canzoni rocciose e niente affatto male. Il sound inoltre non sembra essere impeccabile, colpa dello stadio, del mixer o cosa?

Passiamo direttamente ad una band decisamente più interessante: Machine Head. Il gruppo di Flynn risulta essere decisamente migliore e coinvolgente rispetto al precedente e il pubblico sembra apprezzare. Certo avrei gradito una setlist con qualche pezzo in più del primo album, il loro lavoro più valido. Ad ogni modo l'esibizione non può andare oltre una certa lunghezza, dunque bisogna accontentarsi. Devo dire che mi hanno quasi convinto: in studio non mi hanno mai colpito particolarmente, ma in sede live sono decisamente un'altra cosa. Spero di rivederli in un locale più piccolo da headliner.

Si fanno le 21:15. Le note della mitica "It's the long way to the top" degli AC/DC e successivamente dello strumentale "The ecstasy of gold" di Morricone (con tanto di spezzoni tratti dal film sugli schermi laterali), accompagnano l'entrata dei Metallica sul palco. Aprono con Hit the lights, da Kill'em all, e proseguono con la grande Master of Puppets. Il pubblico è già in delirio ed inizia ad agitarsi. Seguono Fuel, che non ho mai visto il sede live, For whom e una piccola sorpresa: Hell and Black dall'ultimo EP Beyond Magnetic. Lasciamo perdere ogni commento relativo al suddetto EP ed andiamo oltre. Un breve filmato apre l'evento della serata: l'esecuzione del Black Album per intero, ma al contrario! Brani come My friend of misery o the God that failed non sono affatto male ascoltati dal vivo, ma sono The Unforgiven, Nothing o Enter Sandman a colpire lo spettatore. I Metallica non si risparmiano; eseguono i brani come una corrente di energia, accompagnati da un palco con davanti lo snake-pit, ma che si presenta pressapoco identico a quello degli ultimi tour. Sandman chiude il loro set, tra il casino generale. Arrivano i bis: una bellissima Battery, anch'essa mai vista dal sottoscritto, One, accompagnata da un gioco di luci incredibile ed emozionante, e l'onnipresente Seek & Destroy. I Metallica in sede live sono tra i migliori in assoluto, questo è un dato di fatto. I loro show sono emozionanti, anche perchè la presenza di innumerevoli classici non può non colpire lo spettatore.
In conclusione anche questo importantissimo concerto è andato a far parte del mio bagaglio live, con grande soddisfazione del qui presente. La stagione dei concerti, di quelli importanti, non poteva iniziare meglio. Unica nota stonata: il ritorno. Come l'anno scorso per Bon Jovi, due ore di fila per raggiungere il casello di Udine nord, grazie anche ai vigili che ci hanno fatto fare un giro della madonna, non ce le leva nessuno! Fuck you Udine, see you next time!!!!


METALLICA

The Ecstasy of Gold (Ennio Morricone song)
Hit the Lights 
Master of Puppets 
Fuel 
For Whom the Bell Tolls 
Hell and Back

(The Black Album)

The Struggle Within 
My Friend of Misery 
The God That Failed 
Of Wolf and Man 
Nothing Else Matters 
Through the Never 
Don't Tread on Me 
Wherever I May Roam 
The Unforgiven 
Holier Than Thou 
Sad But True 
Enter Sandman

Encore:
Battery 
One 
Seek & Destroy

MACHINE HEAD

I Am Hell (Sonata in C#) 
Be Still and Know 
Imperium 
Beautiful Mourning 
Locust 
Aesthetics of Hate 
Darkness Within 
Who We Are 
Halo

GOJIRA

Oroborus 
The Heaviest Matter of the Universe 
Backbone 
Love 
Flying Whales

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