2 giugno 2013

Joe Satriani (Padova, Palafabris 01.06.2013)

Non sono un grande fan dei chitarristi solisti, anche se la mia ammirazione per molti di loro è sicuramente alle stelle. Non ho mai comprato un loro album e in vita mia posso dire di averne visti ben pochi, soprattutto in mezzo a festival vari quali Gods of Metal e Sonisphere. Tuttavia ritengo doveroso vedere almeno una volta nella vita il grande Joe Satriani dal vivo. Inutile sprecare epiteti per questo grande guitar hero: Satriani è conosciuto da tutti, anche dai non amanti del "settore". Perciò, fatti pochi chilometri e raggiunti i consueti amici, si va nelle vicina Padova per non perdersi questo evento.

Il concerto è stato spostato nelle ultime ore dal Gran Teatro Geox al Palafabris: la sostanza cambia poco. Il pubblico non è quello da sold out, considerando anche che l'artista in questione ha già fatto altre date in Italia nei giorni successivi a Milano, Roma, Firenze e Rimini. L'atmosfera è comunque buona, il parterre è pieno, anche se si sta larghi, e le tribune dietro sono quasi esaurite.

Dopo le 21 entra il gruppo-spalla: Oli Brown e la sua band. Questo chitarrista inglese non è affatto male: canta e suona la chitarra, regalandoci dei pezzi molto blueseggianti e cimentandosi in diversi assoli. L'accoglienza del pubblico è piuttosto buona e lui lo percepisce, con i suoi continui "grazi!". Decisamente una buona scoperta, un'autentica sorpresa. Suona per una quarantina di minuti e poi lascia il palco tra gli applausi. L'afflusso di gente è stato contenuto, dunque ci si può permettere perfino di farsi una birra dopo l'intervallo e ritornare al proprio posto in tutta comodità.

Ore 22:20 - sale sul palco Lui: il Maestro, The Extremist... Joe Satriani! T-shirt, occhiali da sole avvolgenti e crapa pelata (anche lui ha i suoi anni!), saluta tutti e con un travolgente assolo di chitarra fa partire lo show. A questo punto lui e la sua band non si risparmiano: il set conta pezzi nuovi e vecchi, il pubblico lo acclama, lui gioca con i suoi fans. Passiamo 2 ore di bombardamento chitarristico, suoni quasi spaziali e molti, molti, molti, molti assoli. Joe non perde un colpo. Suona con una naturalezza che da quasi fastidio; la band è all'altezza del suo estro. Sentire Satriani e come dare una chitarra in mano a Gesù Cristo e farlo eiaculare in bocca all'arcangelo Gabriele! Divino! Tuttavia....sarà anche uno dei più grandi chitarristi del mondo, ma due ore di strumentale vanno rette, almeno da parte del sottoscritto. Riconosco vari brani come "Flying in a blue dream", "Always with me, always with you", "Surfing with the alien" e la mia favorita "Summer song". Il pubblico lo adora, tanto che dopo il set classico lo chiama dentro con il coro di "Giuseppe - Giuseppe" per i consueti bis. Chiudono il concerto salutando la folla, con un simpatico saluto in perfetto italiano da parte del batterista (-" ... e adesso posso farmi una sega!"-), tra le risate generali.

Che dire: una grande serata! Grazie Joe!

Setlist:

Cool #9
Devil's Slide
Flying in a Blue Dream
Unstoppable Momentum
The Weight of the World
Ice 9
The Crush of Love
I'll Put a Stone on Your Cairn
A Door into Summer
Lies and Truths
Satch Boogie
Shine On American Dreamer
Three Sheets to the Wind
Can't Go Back
Cryin'
Jumpin' In
Jumpin' Out
A Celebration
Always with Me, Always with You
Surfing with the Alien


Encore:
Crowd Chant
Summer Song

Rubina

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