16 giugno 2013

Slayer (Padova, Gran Teatro Geox 15.06.2013)

Che gli Slayer siano il gruppo più cattivo in assoluto non ci piove! Un loro concerto è una mazzata sui denti, un biglietto di sola andata per l'inferno, un muro sonoro che ti spacca i timpani. Stare nelle prime file vuol dire  rimanere schiacciato per tutto il resto dello show, dove dietro hai un branco di persone inferocite che si spingono, saltano e talvolta si percuotono senza risparmiarsi. Non posso certo lamentarmi: stare in seconda fila ti da una visuale ottima, devi solo resistere alla pressione... molta pressione! I suoni sono incredibili; grande merito va alla location del concerto: il Gran Teatro Geox di Padova. E' raro sentire le chitarre così pulite: ogni nota, ogni assolo, anche nelle prime file. Ho davanti Kerry King: pelato, grosso, tutto tatuato, pieno di catene, con il suo pizzetto lungo a treccia. Ma andiamo con ordine, sto dando libero sfogo ai pensieri...



Dopo le 21, senza alcun gruppo di supporto, salgono sul palco loro: gli Slayer. Paul Bostaph è dietro la batteria per sostituire Dave Lombardo, cacciato dal gruppo per sicuri motivi economici. Nonostante Dave sia Dave, Bostaph è uno dei migliori batteristi in circolazione, una macchina. Già in passato ha sostituito degnamente Lombardo sulle pelli... Davanti, già da un pò di tempo, troviamo Gary Holt, anima (o meglio, ex-anima) degli Exodus, ormai in pianta stabile negli Slayer soprattutto dopo la recente morte del compianto Jeff Hanneman. Tom Araya e Kerry King completano il quadro. Iniziamo: "World painted blood"! Quello che mi piace degli Slayer sta nel fatto che, una volta partiti, non si fermano più! E' un muro sonoro, interrotto ogni tanto dai brevi discorsi del cantante-bassista Araya, invecchiato, un pò gonfio, ma sempre con il suo sorriso sornione. La band snocciola pezzi a raffica; Kerry King davanti a me non smette mai di fare headbanging al contrario di Araya che, dopo alcuni interventi alla cervicale e soprattutto dopo una vita di feroci movimenti di testa, è costretto a stare più immobile. Il tempo passa veloce. Si alternano grandi song quali "War ensemble" (indimenticabile la solita introduzione di Tom), "Disciple", "Chemical warfare", "Seasons in the abyss, oltre alle ferocissime "Dead skin mask" e "Raining blood". Non mi stupirei se a questo punto piovesse davvero sangue. Le luci rosse dello stage fanno sembrare il posto un'anticamera dell'inferno. Prima dei consueti bis, viene posto sul fondo un grande telone con l'immagine del marchio della birra Heineken, su cui però sta scritto "The angel of death, HANNEMAN, still reigning" e le date di nascita e morte. Il pubblico inneggia Jeff come tributo, gli Slayer entrano e regalano alla folla "South of heaven" e "Angel of death": un massacro!

Non ci sono parole riguardo a un concerto degli Slayer. Tutto è già stato detto in precedenza, inutile aggiungere altro. Concludo dicendo che son riuscito a prendere un plettro di King, visto che me lo ha sparato in faccia dopo l'esecuzione di "Bloodline". Una piccola soddisfazione...

Setlist:

World Painted Blood
Hallowed Point
War Ensemble
Hate Worldwide
At Dawn They Sleep
Stain of Mind
Disciple
Bloodline
Mandatory Suicide
Chemical Warfare
The Antichrist
Payback
Seasons in the Abyss
Hell Awaits
Dead Skin Mask
Raining Blood


Encore:
South of Heaven
Angel of Death

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