13 giugno 2013

Stone Sour (Bologna, Estragon 12.06.2013)

Sono passati solo pochi giorni dal Sonisphere... ed ecco apparire all'orizzonte un nuovo concerto: Stone Sour! Questo inverno ho fatto una trasferta apposta dalla Sardegna per vedere il gruppo principale (ma non erano gli Slipknot???) di Corey Taylor, ora facciamo subito il bis. Premessa: adoro gli Stone Sour! Corey Taylor è una delle voci migliori del rock, oltre ad essere uno dei più grandi frontman in circolazione. E' un magnete! Un vero e proprio animale da palcoscenico, oltre ad avere un carisma illimitato. Dal punto di vista vocale può passare tranquillamente dal growl più puro alla voce lirica o acuta. Non si ferma mai e non lascia da solo il pubblico: lo provoca, lo cerca, ringrazia, bestemmia (anche in italiano!). Detto questo iniziamo...

Poche parole per il gruppo di supporto: i Karnivool. Perdonatemi, vi prego! Ho prestato davvero poca attenzione alla vostra performance, anche se mi è sembrata abbastanza valida. Il mio interesse purtroppo in quel momento era al minimo, distratto dalle chiacchiere su futuri concerti e musica di un amico. Quello che ho sentito mi basta comunque per promuoverli, con la promessa di ascoltarli meglio in futuro.

Ore 22:40 circa: le luci si spengono e, sull'intro della bellissima "Gone Sovereign", entrano Corey e gli Stone Sour! Massacro! La presenza di Taylor non rimane certo inosservata e il pubblico si scatena in un mosh devastante. Io mi trovo in terza fila, nonostante sia misteriosamente entrato dopo una lunga coda. "Absolute zero" è il degno proseguo, la canzone più bella di "House of gold & bones part.I". Basterebbe questo per valere il prezzo del biglietto, ma siamo appena agli inizi. Capitanati dal loro frontman, gli SS macinano riff su riff e il pubblico ringrazia. Taylor lancia numerose bottigliette, a volte addirittura semipiene, sputa, fa urlare la folla... e bestemmia! La setlist non regala grandissime sorprese: continuano a ignorare l'ultimo cd pubblicato, ad eccezione di "Do me a favour" e rispolverano il loro repertorio più famoso. Unica chicca: la cover di "Children of the grave" dei Black Sabbath. Inossidabile! Non posso non menzionare "Nutshell", solita cover degli Alice in Chains appena accennata dal singer, e la parte acustica su "Bother" e "Through glass", con il solo Corey davanti al pubblico. Alla fine il set dura poco, solo 16 canzoni compresi i classici 3 bis... non si sono certo sprecati da quel punto di vista. Rimane comunque una grande serata: gli Stone Sour sono ormai una garanzia.

Setlist

Gone Sovereign
Absolute Zero
Mission Statement
Made of Scars
Do Me a Favor
RU486
Children of the Grave (Black Sabbath cover)
Say You'll Haunt Me
Nutshell (Alice in Chains cover) (only 1st verse and chorus)
Bother
Through Glass
The Travelers, Pt. 2
Last of the Real


Encore:
Hell & Consequences
Get Inside
30/30-150




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