5 giugno 2014

Nine Inch Nails (Bologna, Unipol Arena 03.06.2014)

Dopo due giorni di Rock in Idro, si torna subito sul parterre, questa volta all'Unipol Arena, Bologna per vedere di nuovo Trent Reznor con i suoi Nine Inch Nails. Memore della data dello scorso anno al Forum di Assago, dove Reznor & Co. hanno fatto una grandissima performance, non posso mancare a questa data nella più vicina Bologna. I NIN sono uno di quei gruppi dove non esiste una performance mediocre... semmai soltanto buona! Sarò comunque sincero: mi aspettavo qualcosa di più. Non a livello di spettacolo, ma forse in uno show un tantino differente, dove la setlist presentasse qualche grossa, inaspettata sorpresa (e non solo!).

Veniamo a noi: alle 20, puntuali, salgono i Cold Cave, gruppo di spalla. Una ragazza cura computer e sintetizzatori, un giovanotto in giubbotto in pelle nera canta e si agita al suo fianco. Non li conosco. Non mi sono informato su cosa e come lo facciano. Le canzoni sono un mix tra Depeche Mode, Sisters of Mercy e industrial metal. Non sono male.. ci mettono del loro in quello che fanno. Dopo una performance di 40 minuti ringraziano e lasciano il palco.

I NIN salgono sul palco alle 21. Reznor e gli altri 3, in formazione corta, sotto un impianto luci sempre all'altezza, attaccano "Me, I'm not". Uno show dei NIN è indiscutibile: Trent non si risparmia, ci dona i suoi profili migliori e i suoi giochetti con sintetizzatore e campionatori... ma qualcosa non quadra. Non c'è una sorpresa. Forse siamo abitutati male, ma sembra questa volta che il gruppo esegua solo il suo compitino. Non capite male: il compitino dei NIN può essere una grande performance per qualsiasi altro gruppo, ma qua si ha qualcosa che è decisamente al di sotto di quello che abbiamo visto qualche mese fa a Milano. Ripeto: non ci sono grosse sorprese, o forse non le vedo io! "Gave up" è quello che mi aspetto, così con qualche canzone del nuovo, ultimo cd. Le altre scorrono veloci... troppo veloci! Una setlist dei NIN è sempre un orgasmo, ma questa volta sa di prodotto preconfezionato.
Intanto all'Unipol Arena l'affluenza è inferiore a Milano. Troppi concerti in questo periodo, o forse è solo l'effetto Bologna! Dopo un'ora e tre quarti si chiude. Anche stavolta abbiamo sudato e ci siamo distrutti su "Head like a hole", "March of the pigs" e "The Hand that feeds", ci siamo emozionati su "Hurt". Ma i NIN sono anche altro e spero che la prossima volta sia ad un livello più alto.




Setlist:





















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