18 novembre 2014

Ian Christe - "Van Halen: tutta la storia" (Tsunami ed. - 2014)

I Van Halen sono un mito! I Van Halen sono uno di quei gruppi in cui tutti noi ci siamo passati per un motivo o per un altro; vuoi che tutti conoscono il nome di Edward (Eddie) Van Halen, talentuoso chitarrista e, forse, unico erede del pesante lascito dell'ormai defunto Hendrix; vuoi che tutti, almeno una volta nella vita, hanno visto un video in cui il biondo crinito cantante della band si esibiva in salti e spaccate in aria degni di un acrobata; vuoi che tutti, indistintamente, conoscono l'intro di tastiera della pop song "Jump".

I Van Halen sono stati il gruppo più famoso d'America. Nella loro carriera, dal lontano 1978, hanno "sfornato" ben 15 album ufficiali, cambiato tre volte cantante e una volta il bassista. La loro storia, ad ogni modo, non può che essere ricca di aneddoti di ogni tipo: da abusi di alcool in maniera smisurata, riguardante nella prima parte della loro carriera il batterista Alex, poi il genio della chitarra Eddie, durante tutta la sua carriera, nel suo caso specifico; bisticci vari tra i due fratelli e il loro primo, storico cantante David Lee Roth, tra il secondo cantante Sammy Hagar, in ultimo quello con lo storico bassista Mike Anthony; party festaioli in maniera esagerata, tra groupie, nani bodyguard, M&M'S marroni nel loro camerino e tanto altro.

La biografia di Christie analizza fondamentalmente tutto questo, mettendo in risalto sia la parte musicale che quella personale. Da qui ne esce fuori un ritratto piuttosto ambiguo di ogni componente della band: il virtuoso Eddie, come tutti i geni, è un alcolizzato egocentrico, oltre ad essere un vero e proprio ingegnere della chitarra. Le sue Frankenstrat, chitarre costruite da vari pezzi di diversi strumenti, modificati a piacimento dal chitarrista di origine olandesi, sono entrate nella storia di questo strumento, grazie anche alle riconoscibili strisce bianco e neri sulla sua superficie e ai catarifrangenti posti nel loro retro. David Lee Roth, maniaco, acrobata, egoista donnaiolo è l'altra faccia della medaglia. Difficile che due caratteri così contrapposti, ma tuttavia uguali, vadano d'amore e d'accordo per il resto della loro brillante carriera. Intorno a queste due figure ruotano tutti gli altri membri della band: Il batterista e fratello di Eddie, Alex, il bassista e ancora della band Anthony, il cantante Sammy Hagar, vittima nel corso degli anni del paragone con il suo famoso predecessore, Gary Cherone, ultimo cantante della band, cometa di un solo e deludente album.

Con tutti questi elementi non può certo mancare l'interesse nella lettura di questo libro, leggibile sia dai fan più sfegatati del gruppo che da un qualsiasi lettore neofita che si vuole avvicinare all'universo Van Halen. Christe è abile a sottolineare tutti i problemi di cui abbiamo accennato sopra, delineando una lettura particolarmente accurata di tutti i litigi e malumori di casa. Ne nasce dunque un percorso contorto ma ben orchestrato, dove il lettore stesso fatica a riflettere su di chi sia la colpa di tutti i guai che affliggono i protagonisti di questa storia. Particolare attenzione inoltre bisogna fare al parallelismo esistente tra la carriera dei due fratelli e quella del loro primo frontman, tra cadute di stile e insuccessi da ambo i fronti.

Che dire, si sarà già capito che la lettura risulta interessante dall'inizio alla fine, per ogni fan del rock di questo grande gruppo, ma non solo!

Voto: 7,5

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