4 febbraio 2015

Slipknot + King 810 (Milano, Mediolanum Forum 03.02.2015)

Finalmente, dopo anni spesi (in Italia) in palchi più piccoli (come quello dell'Alcatraz), gli Slipknot di Corey Taylor approdano in una location italiana molto più capiente, in perfetta linea con il loro nuovo status di grande metal band: il Mediolanum Forum di Assago. In un palazzetto che registra quasi il tutto esaurito, la band dell'Iowa promuove il suo nuovo lavoro, "5. - The Gray Chapter", il primo senza il compianto bassista Paul Gray e il talentuoso Joey Jordison, allontanato dalla band per non so quali motivi (...). Dal mio punto di vista, dopo averli visti in passato per due volte (Monza e Imola), questa doveva essere la consacrazione definitiva, almeno a livello personale. ... e così è stato!



Non tutto però inizia con il verso giusto: i cancelli del Forum, che dovevano aprire alle 17:30, rimangono chiusi fino alle 19. Ragion per cui, quando alle 20 iniziano a suonare i King 810, gruppo spalla della serata, la gente sta ancora entrando dentro il palazzetto e parte delle luci rimangono accese. Fortuna vuole che, durante la lunga attesa fuori al freddo, non si sia messo a piovere! Molto incasinata, come sempre, risulta essere la segnaletica che dovrebbe ben definire le entrate per i vari settori della location: non è raro, infatti, vedere persone che chiedono a destra e sinistra quale sia la fila di competenza per poter entrare, con tanti dubbi per tutte le parti coinvolte nella ricerca della posizione giusta.

Spendo qualche parola sui King 810, opener di oggi. La loro performance non mi ha entusiasmato; vuoi per il volume non eccessivo, vuoi per la presenza di alcune luci ancora accese, vuoi forse perchè la loro proposta non è sicuramente il massimo. Certo che la band, soprattutto il cantante, si è dannata per coinvolgere un pubblico decisamente tiepido nei loro confronti. O forse l'attesa per gli Slipknot era troppa, così da eclissare la voglia di suonare dei King 810. E' dura talvolta fare da supporto a band di un certo calibro!

Dopo le 21:30, dopo quella che sembra una lunga attesa, salgono finalmente sul palco gli Slipknot! Scenografia immensa: un'enorme testa di caprone-diavolo giganteggia sullo sfondo, con alle spalle uno specchio che sembra una sorta di tunnel spaziale. Le due batterie mobili si trovano ai lati del palcoscenico. Loro, mascherati, si prendono tutto lo spazio disponibile! Taylor, come sempre, attira su di sè l'attenzione, confermandosi uno dei più grandi frontman in circolazione. Gli Slipknot non sono soltanto musica, ma un unico, grande show. Tra il tastierista (ce ne sono ben due!) e i due percussionisti ai lati (più alla batteria Jay Weinberg, sostituto di Jordison), che fanno inoltre le backing vocals, c'è sempre qualcuno che si muove come un forsennato in ogni lato del palco. In mezzo Corey e James Roots, uno dei chitarristi, dettano legge. Si parte, sipario abbassato, con l'intro "XIX", seguito da una convincente "Sarcastrophe", tutte e due presenti sul nuovo album. Inizia il mosh, così come la compressione nelle prime file (il sottoscritto riesce a guadagnare ben presto la seconda!). C'è stato anche spazio per uno storico fuori programma: durante le prime canzoni, la crew si è resa conto che le transenne erano sul punto di cedere sotto la spinta dell'indiavolato pubblico del Forum. Sospeso il concerto, Corey Taylor ha chiesto gentilmente alla folla di fare qualche passo indietro, così da dare allo staff l'opportunità di puntellare e rinforzare la barriera davanti. Ma il pubblico, forse perchè non capisce bene l'inglese (ironia, nda), forse perchè non vuole affatto indietreggiare, rimane fermo sul posto, nonostante dalle tribune urlino incessantemente "indietro, indietro". A Taylor non resta dunque che imprecare con un grande "Porco D** Milano!". Dopo 5 minuti, una volta aggiustato l'inconveniente, si riparte. "Psychosocial" infiamma la folla, che accoglie bene le nuove canzoni, ma impazzisce ovviamente soprattutto per i vecchi classici della band. "Before I forget", "Spit it out" sono solo un esempio della violenza sonora generata dal sound degli Slipknot. Si arriva troppo presto ai bis: "(sic)", "People=shit" e "Surfacing". Sembra che il tempo sia volato, davvero un peccato!
Gli Slipknot ,anche questa volta, hanno lasciato il segno!

Setlist:

Slipknot

 - XIX  (intro)
Sarcastrophe 
The Heretic Anthem 
My Plague 
The Devil in I 
Psychosocial 
The Negative One 
Eeyore 
Liberate 
Frail Limb Nursery 
Purity 
Before I Forget 
Duality 
Left Behind 
Spit It Out 
Custer

Encore:

 - 742617000027 (intro)
(sic) 
People = Shit 
Surfacing

King 810


 - 810 (intro)

Killem All 
Murder Murder Murder 
Desperate Lovers 
Boogeyman 
Write About Us 
Fat Around the Heart

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