3 giugno 2015

Sonisphere 2015 (Milano, Summer Arena Mediolanum Forum 02.06.2015)

Il primo concerto di questa estate vede il sottoscritto in trasferta a Milano, dopo quasi 300 chilometri di strada statale, autostrada e tangenziali varie. Oggi è il 2 giugno, festa per tutti (o quasi) e i Metallica, accompagnati dai grandissimi Faith no More, suonano sul cemento fuori dal Mediolanum Forum di Assago, una location che conosco piuttosto bene! Fa caldo, non quanto come al Big 4 di qualche anno fa a Rho, e l'estate inizia a farsi davvero sentire. La Summer Arena, ovvero quello spiazzo stretto delimitato da containers e recinzione fuori dal Forum, fa davvero schifo! Ci vuole poco a capire che l'organizzazione è stata fatta coi piedi, in perfetto Italian-style. Ora, a qualcuno sembrerà che io sia il solito italiano medio lamentoso, ma come si fa a mettere le entrate laterali del pit (dicesi zona davanti al palco con accesso tramite biglietto Golden, più caro rispetto ad uno normale. nda) a ridosso del confine dell'arena, davanti alla cassa di un chiosco-bar, con i bagni a distanza siderale rispetto a tale posizione? Una volta dentro il pit, è stato arduo per molti uscire ed entrare da quest'area; molti addirittura vi hanno rinunciato! I disagi inoltre sono stati numerosi (l'uscita dal parcheggio a fine concerto?), oltre al fatto che il prezzo della birra, una misera 0,20, era il più caro dell'universo: 5 euro! Molti dei presenti avranno sicuramente rimpianto l'asfalto di Rho... ed è tutto dire! Ed il concerto? Beh, per quello andiamo con ordine:

Sono arrivato direttamente in zona per vedere i We are Harlot! Ho volutamente trascurato le prime band in cartellone, forse soltanto per assoluta pigrizia. I WAH hanno fatto un concerto piuttosto onesto: l'audio era una merda, il sole non ha certo aiutato. Da una band con un buon album di debutto come il loro mi sarei aspettato un pò di più, ma son convinto che se li avessi visti dentro una location più piccola, buia, puzzolente, l'effetto sarebbe stato diverso. Rimandati a data da destinarsi! Il luogo non è stato consono per dare un giudizio così affrettato su di loro...

I prossimi due gruppi in scaletta, a mio parere, non valevano il festival, ma come sempre li ho dato una chance. I Gojira, già visti in passato come spalla degli stessi Metallica durante la data del Black Album Tour a Udine, hanno fornito una buona performance, per quello che possono dare. Come la volta precedente, neanche stavolta mi hanno impressionato! Non è uno di quei gruppi che ti rimane nel cuore; qualche buon pezzo, qualche riff interessante, e dopo? Guardarli in una location più piccola come headliner forse avrebbe avuto un sapore differente, ma per loro non ne sono affatto convinto come per il gruppo visto precedentemente. A qualcuno piaceranno, ma per me sono solo un gruppo da riempimento. Andiamo avanti...

... fino ai Meshuggah! Nonostante questo gruppo svedese abbia un enorme seguito e siano seguiti perfino da un gruppo sacro come i Tool, rimango molto perplesso sul loro effettivo valore. Non hanno fatto un pezzo degno di nota (e qui qualche mio lettore inizierà a bestemmiarmi in aramaico ed a stracciarsi le vesti modello sacerdote del tempio davanti a Cristo), non hanno un album che MI piaccia. Oltretutto li avevo già visti, deludendomi profondamente, in un precedente Gods of Metal a Bologna. Che dire? Oltre ad una buona scenografia in stile Giger, non ho visto altro degno di nota, se non la performance del loro talentuoso batterista. Noiosi. Punto. Vado avanti.... Se siete fan del suddetto gruppo saltate pure questo trafiletto, prima che mi condanniate a morte mediante impalamento.



Faith no More! Serve altro? La band di Patton è un mito! Una setlist bellissima (anche senza "Falling to pieces", che palle!), un palco incredibile pieno zeppo di fiori in stile Sanremo, uno sfondo bianco e loro vestiti di bianco! Serve qualcos'altro? Mike Patton! Il loro frontman è veramente fulminato, ma questo lo sapevamo già! Non solo è un grandissimo cantante ancora oggi, ma i suoi siparietti in italiano regalano sorrisi e soprattutto risate. Patton non sta un attimo zitto: scherza, impreca, bestemmia, prende in giro il pubblico e la sua band in maniera irriverente.... tutto questo in tutti i dialetti e usando tutte le male espressioni dello stivale italico, dal romanesco passando per il napoletano e milanese. Difficile elencare tutti i suoi sproloqui, inutile descrivere la sua performance decisamente fuori dalle righe. E la musica? Quella c'è.... e tanta! Si passa dai brani del nuovo "Sol invictus" fino ai loro grandi classici. "Epic" arriva presto, "Digging the grave" non manca. Partono "Midlife crisis", "Ashes to ashes", "The gentle art..." e "Last cup of sorrow". Si arriva fino ai bis con la conclusiva "We care a lot". I FNM non bastano più! E' un concerto che avrei voluto non finisse mai... ma il tempo è tiranno! Rimane il fatto che sono stati il gruppo migliore della giornata, non me ne vogliano i mitici Metallica e le legioni dei loro innumerevoli fan.

Passano le 21:30. Arriva "It's a long way to the top" degli ACDC e "The ecstasy of gold", accompagnata dal solito filmato, a fare da intro all'ingresso dei Metallica, i più attesi della serata, oltreché gli headliner indiscussi di questo Sonisphere. Parte "Fuel" e subito il pubblico si anima di una vitalità inaspettata, nonostante la stanchezza accumulata nel corso di questa calda giornata.  Sul palco, alle spalle dei four horsemen, un nutrito numero di fan vincitori del concorso indetto dal loro fun club ufficiale. Non c'è molto altro da dire su uno show dei Metallica che non abbia già detto in passato. L'età avanza, per noi e per loro, ma è sempre un piacere vederli, e soprattutto ascoltare le loro canzoni immortali. Oltretutto, in ogni tour e in ogni data (o quasi), la loro setlist subisce numerose, imprevedibili variazioni. Come nel caso di questa serata, dove fra tante fanno capolino le rare "Disposable heroes" (mamma mia! nda), "The frayed ends of sanity", "Metal militia" (svengo! nda) e (udite! udite!) "Fight fire with fire". Una sorpresa che vale l'intero prezzo del biglietto e ci fa sopportare anche la presenza di canzoni meno riuscite (per me, ma anche per molti, troppi, vecchi fan!) come "The Unforgiven II" (avrei preferito l'originale! nda) o "King nothing". Discorso a parte vale per la nuova "Lords of summer": una canzone onesta con un riff in stile "Kill'em all", ma decisamente troppo lunga e ripetitiva. Non sono bastati gli errori di St.Anger? Certo con questo post mi inimicherò tutti i fan talebani dei 'Tallica, ma non riesco a non essere obiettivo su una band che ho amato e amo ancora (non andrei a rivederla costantemente con una certa frequenza se non fosse così! nda). Ad ogni modo i Metallica sono una forza dal vivo... e su questo non si discute! Non mancano ovviamente "One" con i suoi raggi laser, "Master..." (emozionante!), "For whom..." e "Fade to black", con in chiusura, non dei bis, l'immancabile "Seek & destroy". Rientrati sul palco, rimangono la bellissima "Creeping death", la solita "Nothing else matter" e, ovviamente, "Enter Sandman", con il lancio dei palloni neri giganti sulla folla.
I Metallica ringraziano il pubblico in delirio. Giocano, scherzano per un bel pò di tempo e salutano. Non ci resta che rientrare a casa, dopo un festival con numerose pecche ma anche con tante soddisfazioni...

Setlist:

Metallica

  The Ecstasy of Gold (Ennio Morricone song)
Fuel 
For Whom the Bell Tolls 
Metal Militia 
King Nothing 
Disposable Heroes (Followed by Kirk's 1st Guitar Doodle)
The Unforgiven II (Taped Horns)
Cyanide 
Lords of Summer 
Sad But True (Followed by Rob's Solo)
The Frayed Ends of Sanity (Taped intro & Full Band Intro Reprise)
One (Taped Intro)
Master of Puppets 
Fight Fire with Fire (Taped intro, followed by Kirk's 2nd Doodle)
Fade to Black 
Seek & Destroy

Encore:
Creeping Death (Preceding by Blitzkrieg's Intro)
Nothing Else Matters 
Enter Sandman (with 'The Frayed Ends of Sanity' outro jam)

Faith no more

Motherfucker 
Be Aggressive 
Caffeine 
Evidence 
Epic 
Sunny Side Up 
Digging the Grave 
Midlife Crisis 
Spirit 
The Gentle Art of Making Enemies 
Easy (Commodores cover)
Separation Anxiety 
Last Cup of Sorrow 
Ashes to Ashes 
Superhero

Encore:
Sol Invictus 
We Care a Lot

Meshuggah

Rational Gaze 
obZen 
Do Not Look Down 
Future Breed Machine 
Demiurge 
Bleed

Gojira

Ocean Planet 
The Axe 
The Heaviest Matter of the Universe 
Love / Remembrance 
Backbone 
L'Enfant Sauvage 
Vacuity

We are Harlot

.....


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