Subsonica (Padova, Sherwood Festival 26.06.2015)

Di nuovo allo Sherwood, dopo la deludente serata di qualche settimana fa per i Verdena! Questa sera è in scena un gruppo decisamente più famoso a livello nazionale e un'arena strapiena lo dimostra. E' passato tanto, troppo tempo dalla prima volta in cui ho visto i Subsonica, band italiana autrice di un elettro-pop piuttosto accattivante. Il gruppo di Samuel e Boosta ha calcato diverse volte il suolo sardo e il sottoscritto, a distanza di diversi anni, è riuscito a vederli diverse volte. Qualche show decisamente da dimenticare (Sassari, in un Palazzetto a luci accese, una vergogna per l'organizzazione difficile da dimenticare), fino ai due spettacoli di Alghero, di cui uno non certo entusiasmante e ricco di problemi tecnici (gli stessi Subsonica se lo ricorderanno in maniera negativa). Ad ogni modo la band è una delle poche del panorama italiano a proporre in quegli anni qualcosa di diverso dalle solite lagne nazionali (nomi? no!). Lo dico subito: una volta amavo i Subsonica! I loro primi album li conosco bene e li ricordo con affetto. Con il passare del tempo mi sono discostato dalla loro proposta musicale, diventata oggi un pò di massa e ripetitiva. Ma andiamo a vedere il loro show...

Sherwood è una location incredibile, ne ho già parlato in un post recente. La platea odierna è composta da gente di ogni tipo ed età: uomini, donne, ragazzine urlanti, posers. Insomma: il genere di persone che troveresti ad un concerto di Vasco. Dov'è finito il pubblico alternativo di tanti anni fa? Ok, forse esagero. Non ho voglia di fare le chilometriche code per prendere qualcosa da mangiare o una birra, dunque vedo di trovarmi un buon posto per seguire il concerto, decisamente non troppo vicino al palco (e questo dice tutto sull'attitudine da me presa per questo show!). Partono le luci, entrano in scena i Subsonica! La prima canzone è un colpo al cuore: la cara, vecchia "Colpo di pistola". Penso che forse non sarà poi tanto male come show. Il problema è quando ti rendi conto che Samuel incita il pubblico troppe volte a battere le mani, fino a provocarmi una nausea evidente. Chiariamo: non sono il tipo che se ne sta fermo da una parte e non si muove, ma la continua richiesta da parte del singer di fare clap clap con le manine mi fa sentire ad un concerto dei Modà. Le mani si usano quando il ritmo lo richiede, ma evidentemente la mia concezione di show non collima tanto con quella di Samuel. Tralasciamo questi particolari... Non posso dire che lo show non mi sia piaciuto; semplicemente non mi trovo più a mio agio in mezzo ad un pubblico di questo genere. Tutto questo lo dimentico quando il gruppo torinese attacca in serie la bellissima "Discolabirinto", "Nuvole rapide" e "Nuova ossessione". Decisamente mi viene un pò di nostalgia a sentirle ancora. Colpisce la cover di Battiato "Up patriots to arms", anche se non sono d'accordo con due bimbeminkia che ho affianco che la reputano migliore dell' "insulsa" versione originale. "Lazzaro", "Strade", "Liberi tutti", insieme a qualche pezzo del nuovo album e si va avanti. L'impianto luci è all'altezza del loro sound elettronico, come le ondeggianti tastiere di Boosta, posizionate come sempre su un'enorme molla. Quasi due ore, con in chiusura una versione lenta di "Tutti i miei sbagli" ( meglio l'originale!).

Non penso che andrò a rivedere i Subsonica. Il loro concerto ha avuto alti e bassi e loro non sono più in grado di darmi quelle emozioni che provavo tanti anni fa nel seguire la loro musica. Come sempre, sono contro corrente con tutta la marea di persone che oggi hanno seguito con trasporto il loro show...

Setlist

Colpo di pistola 
Lazzaro 
Attacca il panico 
La glaciazione 
Disco Labirinto 
Nuvole rapide 
Nuova ossessione 
L'ultima risposta 
Up Patriots to Arms (Franco Battiato cover)
Una nave in una foresta 
I cerchi degli alberi 
Di domenica 
Strade 
Specchio 
Veleno 
Depre (“I See You Baby (Shakin' that… more )
Liberi tutti 
Il diluvio 
L'errore (with Piombo outro)
Benzina Ogoshi (with Io sto bene (CCCP Fedeli… more ))
Preso blu 
L'odore 
Tutti i miei sbagli