15 agosto 2015

Andy Weir - "L'Uomo di Marte" (Newton Compton ed. 2011)

Riuscirà Mark Watney, astronauta americano sperduto su Marte, a ritrovare la strada di casa? Questo è il grande interrogativo che si pone continuamente il lettore una volta iniziato a leggere questo incredibile libro. Ok, lo ammetto: sono venuto a conoscenza di questo fantastico romanzo soltanto perché a settembre di quest'anno uscirà il film omonimo diretto da Ridley Scott, interpretato da Matt Damon e da altri attori famosi. La trama mi ha incuriosito parecchio, sono andato a cercarmi qualche recensione su internet et voilà! Eccomi rapito dall'incredibile tomo scritto da Andy Weir.

Ma di cosa tratta esattamente questo romanzo catalogato come science fiction? Qui non ci sono alieni, tanto meno astronavi futuristiche o tecnologie iper avanzate. Chiariamo: le astronavi ci sono (non vanno su Marte a piedi!), ma presentano tutte le limitazioni e i difetti che potevano avere quelle utilizzate per l'ammaraggio sulla Luna degli anni '60. E chi è Mark Watney? 

Andiamo con ordine: nel corso di una spedizione sul pianeta rosso, l'equipaggio americano in questione è costretto ad annullare la missione a causa di una violenta tempesta di sabbia, abbandonando su Marte l'astronauta e compagno Mark Watney, creduto morto perché trafitto da un'antenna per le comunicazioni. Risvegliatosi dentro la sua tuta e realizzando di essere rimasto solo su un pianeta deserto, con soltanto alcune strumentazioni scientifiche e pochi viveri, Mark non si da per vinto e, sfruttando le sue conoscenze di ingegneria e botanica, decide di iniziare un'ardua lotta di sopravvivenza contro lo stesso pianeta che lo tiene prigioniero. Ma come farà a comunicare alla Terra il fatto di essere sopravvissuto, non avendo a disposizione alcun strumento di comunicazione a lungo raggio? Come sopravvivrà senza cibo ed acqua su un pianeta freddo ed ostile? Ma soprattutto: riuscirà a tornare a casa sano e salvo? Molti sono gli interrogativi che pian piano vengono rivelati nella lettura di questo bellissimo romanzo. Mark deve sfruttare tutta la sua abilità ed intelligenza per creare quasi dal nulla tutto ciò che gli serve per non morire, ed allo stesso tempo coordinarsi con la missione di salvataggio che viene intrapresa dagli abitanti del globo terrestre che si dannano per poter realizzare il suo recupero.

Leggendo il suo diario infarcito di dettagli tecnici riguardanti nozioni di fisica, chimica, botanica ed ingegneria, utilizzando un humour graffiante e senza peli sulla lingua, rimarrete incollati a questo romanzo ricco di suspense e colpi di scena. Non vi posso ovviamente spoilerare se Mark riuscirà o no nella sua impresa. La presenza di numerosissimi dettagli di cui ho già accennato precedentemente possono rendere ostica in alcuni casi la lettura del romanzo in questione al classico lettore medio (non preoccupatevi! Per voi ci sono sempre i libri di Moccia!). Posso solo consigliarvi di andare avanti e leggere fino alla fine questa grande opera, d'altra parte sperando che la pellicola cinematografica riesca a rendergli giustizia.
Andate subito a comprarlo!

P.S:: Va bene Robinson Crusoe, ma di Gravity non ha proprio niente!

Voto: 8

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Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!