8 agosto 2015

Chris Kyle - "American Sniper " (Mondadori ed. 2012)

Chris Kyle, per chi non lo sapesse, è il cecchino più letale della storia americana! Un guerriero, un SEAL, un patriota... ma anche un uomo, un marito, un padre. Venuto alla ribalta nel 2015 grazie al film omonimo blockbuster girato dal grande Clint Eastwood, la storia che Kyle racconta nel suo libro autobiografico non è altro che un semplice diario di guerra che descrive la sua infanzia, il suo reclutamento, l'addestramento ma soprattutto le azioni dettagliate intraprese dal suo plotone durante gli anni di servizio nel corso del conflitto iracheno.
Per chi ha visto il buon film di Eastwood, a mio parere piuttosto deludente sotto certi aspetti, non si troverà di sicuro nella lettura di questo libro. La pellicola è ispirata alla vita di Chris Kyle, ma non ne ricalca le gesta narrate nella sua autobiografia. Soltanto pochi episodi del film fanno parte della narrazione dello sniper americano; il resto è pura invenzione!
Ma ritorniamo al nostro tomo: devo subito dire che non è una lettura che troverà il favore di ogni tipo di lettore, soprattutto quello medio. Se non vi interessano i corpi speciali, i teatri di guerra moderna, l'utilizzo di tattiche, fucili, pistole ed in generale equipaggiamento di tipo militare, vi consiglio di lasciarlo sopra lo scaffale della vostra libreria. Ma soprattutto se siete contro la politica del governo americano ed il suo (esagerato?) patriottismo, potete benissimo cambiare sezione! Kyle era un patriota con la P maiuscola: il suo lavoro lo ha portato a trascurare la sua famiglia e i suoi cari, passando davanti a qualsiasi decisione che comprendesse il suo futuro di marito e padre. Pur amando i suoi cari e soffrendo la loro mancanza, la sua priorità è sempre stata la guerra, nel preciso il suo lavoro di sniper presso le forze armate americane. Se, da una parte, la sua autobiografia è incentrata sulle sue azioni belliche e su quelle del suo plotone, dall'altra vengono raccontati i suoi problemi familiari e le preoccupazioni dei suoi cari (attraverso i pensieri della moglie, narrati in corsivo nel corso di ciascun capitolo) che vivono con apprensione la lontananza di questo soldato americano occupato a onorare i propri doveri verso il suo Paese. Per qualcuno potrà essere soltanto "un'americanata", non condividendo la politica statunitense incentrata sui continui conflitti bellici che li hanno sempre trovati presenti in tutto il globo. Per altri è un bellissimo racconto di un uomo che va in guerra, i suoi pensieri, la sua morale, non trascurando il fatto che il suo lavoro non è tutto rose e fiori, ma in equal modo avvincente e allo stesso tempo drammatico. Kyle non si scusa di certo per le sue numerosissime uccisioni, ma le giustifica con fermezza, essendo oltretutto un devoto cristiano e un uomo dotato di una propria coscienza.
Tante informazioni in questo libro: di tipo bellico, personale, filosofico. Una lettura dunque non per tutti, ma ad ogni modo affascinante e completa.

Voto: 7,5

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Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!