5 gennaio 2016

D.Cattaneo - "Dietro il sipario - L'epopea dei Savatage" (Tsunami ed. 2016)

Come si fa a non adorare i Savatage? Se guardiamo alla carriera di questo grande gruppo non possiamo non pensare al fatto che la band dei fratelli Oliva, nonostante abbia prodotto diversi album di pregevole fattura, non abbia raccolto tutto ciò che aveva sapientemente seminato. Ma allora dove sta il punto? Perchè i Savatage non sono ammessi tra le band più redditizie, almeno in termini economici, del globo? Perchè il loro nome non viaggia a pari passo con i mostri sacri del rock, principalmente quelli più noti al pubblico di massa?
La ragione la potrete conoscere andando a leggere l'ultimo libro in uscita targato Tsunami edizioni (chi, altrimenti?), un libro indispensabile per chi voglia conoscere l'epopea di questo grande gruppo, o almeno li si voglia avvicinare da neofita.
Ho usato tante belle parole fino ad ora per descrivere questo gruppo, ma vi posso assicurare che non esagero affatto... e i fan della band sanno di ciò che parlo. Raramente una biografia mi ha interessato come quella che sto andando a descrivere in questo post. Dentro di me penso che l'opera in questione va a colmare un vuoto che si sentiva nella letteratura di stampo musicale, vuoi soltanto per rendere giustizia ad un gruppo che ho amato, ma che non ha ricevuto tutto quello che gli era dovuto. Ripeto: perchè amare i Savatage? Innanzitutto perchè hanno saputo unire sapientemente la musica rock con quella classica. Prima dell'invasione di band di tipo "sinfonico", i Savatage erano già un passo avanti. Le loro melodie di piano e orchestrali si sono sempre sposate bene con la controparte di tipo elettrico. I loro pezzi sono delle vere e proprie "arie", i loro album sono delle opere rock. Ma come ci sono arrivati a sviluppare un sound di questo genere? Innanzitutto i Savatage, come tutte le vecchie band, sono partiti dal basso. Il primo album "Sirens" ha subito fatto vedere di cosa erano capaci e quali erano i loro punti forti: l'ugola di John Oliva, capace di tessere una melodia come di generare urla al vetriolo, e la classe del fratello minore Criss Oliva, un guitar hero stile Randy Rhoads che ha dato alla band un'impronta indelebile. Il passaggio all'Atlantic è stato repentino, ma non il successo atteso nonostante un buon album come "Power of the night". Presi dallo sconforto a causa delle vendite non certo soddisfacenti, la band ha rischiato di cadere nel dimenticatoio tradendo se stessa dal punto di vista compositivo. Il successivo "Fight for the rock", nonostante li abbia fatti scendere a compromessi con il music business, ha rischiato di trascinarli sul fondo, snaturando quello che era il loro progetto musicale iniziale. Ma non sempre le cadute sono necessariamente una fine! Ritornati alle loro origini, i Savatage non hanno più sbagliato un colpo, andando a produrre diversi album uno più convincente dell'altro. Da "Hall of the Mountain King" a "Gutter ballet" a "Streets" il passaggio è stato breve. La band è tornata a vivere e ha saputo trovare un proprio styling, nonostante tutta una serie di problemi che ne hanno minato le sue fondamenta.
Non dimentichiamo infatti che i Savatage non hanno avuto certo vita facile all'interno della band. La dipendenza da alcool e droghe del frontman John, memore delle sue notti di eccessi con un certo Dave Mustaine (Megadeth) in tour, seguite da cambi vari di formazione nel corso del tempo, non hanno mai permesso ai Savatage una minima continuità, almeno da questo punto di vista. In primis, la morte di Criss Oliva, a cui l'autore dedica un toccante capitolo, ne ha definitivamente colpito il suo cuore pulsante, togliendo oltretutto dalla scena musicale uno dei guitar hero più seminali della musica rock. Col tempo i Savatage sono andati avanti: nuovi progetti, nuovi album, diversi musicisti di valore che si sono alternati all'interno delle sue fila. Resta l'amaro in bocca per una band che se n'è andata via troppo in fretta, nonostante i tentativi di John Oliva di tenerla viva e vegeta, almeno per la memoria dei suoi fan.
Se tutto questo vi ha incuriosito, o almeno minimamente interessato, andate subito ad ascoltare i loro lavori, dopo aver letto magari quest'opera del bravo Dario Cattaneo. Non ve ne pentirete!

Voto: 9

1 commento:

Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!