13 febbraio 2016

Behemoth + Abbath + Entombed A.D. (Trezzo sull'Adda, Live Club 11.02.2016)


Oggi, 11 febbraio, avrei dovuto essere all'Alcatraz di Milano per vedere (o meglio "rivedere") i grandissimi Motorhead. Sappiamo tutti come è andata a finire... La tristezza è tanta, ma tanta è anche la mia fame di concerti. Una fame che ancora oggi è inestinguibile! Sempre oggi, la data la sapete, suonano i Behemoth a Trezzo, altro grande gruppo che ho sempre desiderato vedere ma non ne ho mai avuto la possibilità. Considerando che la death band polacca è accompagnata in tour da Abbath ed il suo nuovo progetto post Immortal e dagli Entombed A.D., altro grande progetto che ha dato seguito ai defunti Entombed, non ci ho pensato su due volte prima di fare i biglietti e organizzarmi la trasferta, ovviamente dalla solita, isolata Sardegna. Aereo la sera, 50 euro di taxi (inserire bestemmia a caso) da Orio al Live Club, praticamente all'uscita del casello autostradale, e si parte con il primo, importante concerto del 2016.
Al mio arrivo i concerti sono già iniziati. Mi perdo praticamente l'intero set degli opener Inquisition, ma lo avevo messo già in preventivo. I miei tempi erano calcolati al millesimo per l'inizio degli Entombed A.D., gruppo che desideravo vedere ad ogni costo. Per chi conosca gli Entombed, pionieri del vecchio death metal svedese, non sfuggirà certo il nome del grande Lars Goran Petrov, vocalist della defunta band ed autore di questo nuovo progetto che non fa altro che reincarnare il precedente. Petrov riesuma l'eredità dei mitici Entombed, si presenta al pubblico con un nuovo disco e dimostra che questo vecchio genere ancora non demorde. Mi trovo già in terza fila, non male visto l'orario di arrivo. Il Live Club non è ancora pieno completamente e non fa sicuramente sold out, ma la partecipazione del pubblico è alle stelle. Visto la caratura dei gruppi della serata, è difficile osservare magliette dei Motley Crue o degli stessi ACDC. E' più facile trovarsi davanti qualcuno con chiodo, spolverino in pelle e corpse-painting.

Una scenografia minima accoglie l'ingresso degli Entombed A.D., ma tutta la mia attenzione è rivolta ovviamente al grande Petrov. Quanti anni sono passati da quando ascoltavo classici come "Strange Aeons" o "Living Dead"? Gli Entombed sono stati un punto fermo della mia giovinezza, precisamente quella più death/grind. Lars è una sorta di mito, anche se devo fare i complimenti all'intera band per il set. La setlist è quasi tutta incentrata sui classici della storica band di Petrov. Ascolto con piacere le antiche "Revel in flesh", "Wolverine blues" o "I for an eye". La chiusura è affidata addirittura al classico "Left hand path". Tanta nostalgia, tanti ricordi. Gli Entombed A.D. si ritagliano un pezzo del mio cuore. Ogni tanto bisogna pur essere sentimentalisti...
Piccola curiosità: Petrov apprezza le bestemmie italiane, soprattutto quella classica!

E' la volta di Abbath e del suo progetto solista, nato dopo i soliti attriti tipici di casa Immortal. Se non conoscete Abbath, vi consiglio di cercare tutto quello che gli riguarda su internet. E' un vero e proprio personaggio! Solito corpse-painting e armatura da concerto, Abbath dimostra di essere ancora qualcuno nel suo genere. I suoi Immortal hanno fatto la storia del black metal e lui, con il suo debut album, dimostra di seguirne il filone senza alcun compromesso. Il suo ingresso sul palco è accompagnato da un gran fumo che non ci permetterà di vedere un granché per diverse canzoni. Abbath e il suo combo intanto sparano a raffica sul pubblico. Oltre ad essere un musicista con ormai diversa esperienza sulle spalle, è anche una persona con uno humour piuttosto affinato. Le sue boccacce, i suoi versi, le sue pose non possono non essere comiche, e lui le ingigantisce fino al limite. Anche se il suo album non è affatto male, sono ovviamente i vecchi pezzi degli Immortal a conquistare il suo pubblico. Ho apprezzato molto lo show di Abbath, anche se qualcosa nella sua esecuzione non è andata proprio per il verso giusto: mi riferisco al sound, con la voce piuttosto bassa all'inizio del suo set. Tralasciando questo, pezzi come "Tyrant" e "All shall fall" dal vivo sono una vera mazzata sui denti. Il pubblico apprezza, anche se è arrivato il momento di lasciare il post agli headliner della serata.

Ultimo gruppo a calcare il palco di Trezzo sono i Behemoth di Nergal. La scenografia è tutta per loro e sarà una parte predominante della loro esibizione. Il loro show è un viaggio all'inferno, accompagnato da fumi, simboli satanici e pagani, fuochi. Un lugubre intro accompagna la band sul palco: due mini schermi sono posizionati in alto ai lati della batteria, dove prendono posto Seth e Orion. Nergal entra on stage con due tizzoni metallici accesi, li getta in terra e fa partire lo show... e che show! Setlist incentrata completamente sull'ultimo, bellissimo album "The Satanist", eseguito completamente. Il make up facciale dei Behemoth, oltre che i loro costumi di scena, sono semplicemente fantastici! Non mancano ovviamente tantissimi effetti teatrali: fuochi in perfetto stile Rammstein su "... Lucifer" che fanno venire la pelle d'oca perfino alla security sotto il palco, un incensatore demoniaco con in mano un turibolo carico d'incenso, maschere cornute, sangue e ostie sconsacrate dedicate, oltre a qualche coriandolo, rigorosamente nero, sparato da un cannone sotto il palco. Tuttavia i Behemoth non sono soltanto questo: l'esecuzione dei pezzi è impeccabile, dovuta principalmente ad una maturità della band raggiunta dopo una lunga carriera all'attivo. "O Father, O Satan, O Sun!" chiude "The Satanist" e i nostri ci regalano quattro bis. Il pubblico è ovviamente in delirio. Io ho la fortuna di godermi lo show dalla prima fila; di meglio non si può certo chiedere.

Una serata perfetta! Quattro band che hanno messo a ferro e fuoco il suolo italico. Niente lanci di carne cruda, sgozzamenti o sacrifici umani. Quello lo lasciamo fare ai cristiani...

P.S: Un ringraziamento doveroso va a Gabriele "Dez" Sanna per l'ospitalità. Ci vediamo da qualche altra parte!


Setlist Behemoth

Intro

The Satanist

Blow Your Trumpets Gabriel
Furor Divinus
Messe Noire
Ora Pro Nobis Lucifer
Amen
The Satanist
Ben Sahar
In the Absence ov Light
O Father O Satan O Sun!

Encore:
Pure Evil and Hate
Antichristian Phenomenon
Conquer All
Chant for Eschaton 2000

Setlist Abbath

To War
Winter Bane
Nebular Ravens Winter (Immortal cover)
Warriors (I cover)
Ashes of the Damned
Fenrir Hunts
Tyrants (Immortal cover)
 One By One (Immortal cover)
Count the Dead
Root of the Mountain
Endless
All Shall Fall (Immortal cover)

Setlist Entombed A.D.

Intro
Midas In Reverse
Stranger Aeons (Entombed cover)
Second to None
Living Dead (Entombed cover)
Pandemic Rage
Chief Rebel Angel (Entombed cover)
Chaos Breed (Entombed cover)
I For an Eye (Entombed cover)
Revel in Flesh (Entombed cover)
Wolverine Blues (Entombed cover)
Left Hand Path (Entombed cover)

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