20 aprile 2016

Oomph! (Barcelona, Sala Bikini 16.04.2016)


Con tutte le volte che sono stato a Barcellona, questa è la prima in assoluto che vado nella città catalana per assistere ad un concerto. ... e che concerto! Gli Oomph! sono sempre stati un mio pallino fisso; la musica metal tedesca, ovviamente quella cantata in lingua madre, non comprende solo i famigerati Rammstein nella sua ricca scuderia, bensì una moltitudine di gruppi e gruppetti piuttosto validi. Andate ad ascoltarvi i Megahertz, gli Eisbrecher, i Die Krupps, gli Einsturzende Neubauten, i Crematory, per non parlare dei grandissimi In Extremo. La musica teutonica, tralasciando valide band che cantano in inglese, è sempre stata una fucina di grandi talenti, talvolta messi in ombra soltanto per una rigida chiusura mentale dovuta alla lingua.
Aspettare gli Oomph! in una ipotetica data italiana è come aspettare che l'Italia diventi una nazione civile. Nel nostro paese, se vogliamo escludere l'ascesa dei sempre più importanti Rammstein, questo tipo di proposta non ha mercato. La stessa data di Barcellona, presa in esame proprio in questo post, non ha avuto una grossa affluenza: segno che un gruppo di questo genere in alcuni paesi non trova proprio un adeguato riscontro di interesse da parte del pubblico.
Mi trovo dunque a programmare l'ennesima salita a Barcellona, ma questa volta per un motivo piuttosto valido. La Sala Bikini, location del concerto degli Oomph!, il secondo in terra iberica dopo la data di Madrid, è una piccola saletta da discoteca situata al di sotto di un enorme centro commerciale. Bassa affluenza dunque, ma non tanto da compromettere l'esito dello show. La Sala Bikini va piuttosto bene sotto diversi punti di vista: accogliente, palco alto, perfettamente climatizzata, si vede perfettamente da ogni angolo della sala. Arriviamo appena prima del loro inizio (non chiedetemi chi fosse il gruppo spalla perchè non lo abbiamo visto!).
Gli Oomph entrano tranquillamente sul palco e salutano il loro pubblico. Dero, cantante e frontman della band, è l'ultimo a salire: sguardo da maniaco, basette a punta con capelli ingelatinati, trucco pesante. Vedere che i tuoi eroi sono sempre uguali a quello che appare davanti al tuo PC o sopra le cover dei tuoi CD ti da sempre un'immensa soddisfazione... La setlist spazia davvero su tutta la loro carriera, strizzando un occhio ovviamente al loro ultimo lavoro "XXV", da cui è tratta l'opener "Alles aus liebe". Unico mattatore dello show è ovviamente il loro istrionico cantante; Dero incita la platea ad applaudire diverse volte, si agita, gode degli applausi del suo pubblico. Arriva "Labyrinth", aperta da una "We will rock you" collettiva, ma è con "Traumst du" che si inizia a scaldare definitivamente il pubblico. Ho detto che la scaletta ripercorre un po' la storia di questi 25 anni di carriera degli Oomph!: ecco che arriva la prima loro song "Mein herz", con Andreas e Robert alle tastiere. Il primissimo periodo elettronico della band prende il sopravvento, seguito dalla seguente "Der neue Gott". Dero tiene il tempo impugnando due bacchette e percuotendo un tamburo. Devo dire che ovviamente preferisco l'anima "rock" della band, quella di "Niemand" o della rammsteniana "Mitten ins herz", dove il frontman esegue un crowd surfing nelle prime file. Il tempo scorre inesorabile e si arriva ai pezzi da 90: "Sandmann", "Gekreuzigt" e l'attesissima "Augen auf!", da brivido! Arrivano i bis, con Dero a viso dipinto che sfoggia un look da cappellaio matto. "Kleinstadtboy" e l'immancabile "Gott ist ein popstar", cantata a squarciagola da tutto il pubblico, chiudono le ostilità.
Gli Oomph! ringraziano sulle note di "Dankeschon", con Robert che esegue un crowd surfing fino in fondo alla sala, sostenuto anche da chi scrive queste righe. Sono passati almeno dieci anni da quando ho avuto il desiderio, chiamiamolo sogno, di timbrare questo cartellino. Alla fine ci sono riuscito! Avanti il prossimo...

Setlist:

Alles aus Liebe
Labyrinth (With "We Will Rock You" intro by Queen)
Träumst Du
Mein Schatz
Das weisse Licht
Mein Herz (With Andreas Crap and Robert Flux on Keyboards)
Der neue Gott (With Andreas Crap and Robert Flux on Keyboards)
Unzerstörbar
Als wärs das letzte Mal (With "Unbelievable" snippet by EMF)
Wunschkind
Jede Reise hat ein Ende
Bis der Spiegel zerbricht
Jetzt oder nie
Niemand
Mitten ins Herz
Unter diesem Mond
Auf Kurs
Sandmann
Gekreuzigt
Augen auf!

Encore:
Kleinstadtboy
Gott ist ein Popstar
Dankeschön (Bert Kaempfert cover) (Outro)

Nessun commento:

Posta un commento

Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!