16 maggio 2016

Folkstone (San Martino di Lupari, Summer Crock Fest 14.05.2016)


Poche parole per recensire l'ennesimo, bellissimo concerto dei Folkstone! Questa volta mi trovo nel padovano a Borghetto, frazione di San Martino di Lupari, per il Summer Crock Fest. Di summer, per adesso, non ha proprio nulla, tanta è la solita pioggia che, come ad ogni calata della band bergamasca in terre padovane, accompagna la venuta di Lore & Co. Ad ogni modo, incuranti del maltempo che perversa in questi giorni, io e il mio solito compagno di ventura ci dirigiamo verso questo misterioso festival, vento in poppa e prua contro il nulla...
Location: tipica da festa di paese, ma (per fortuna) dotata di una copertura metallica che permette l'esecuzione degli show anche in caso di pioggia, come effettivamente sta accadendo. Grazie alla loro previdenza, il live dei Folkstone non tarda ad arrivare, con il solito carrozzone di cornamuse, flauti vari, arpe e mandole. Manca purtroppo all'appello Teo con la sua ghironda, cosa che costringe i nostri a correggere un po' il tiro e riarrangiare i pezzi. Non mi dilungo su quanto bravi siano i Folkstone e quale sia la loro importanza dal mio modesto punto di vista. Per tutto questo andate e leggete i post precedenti riguardanti gli show dei nostri beneamati. Posso solo rimarcare il fatto che la band sia ormai ben oliata in tutti i suoi ingranaggi, una macchina da guerra quando si tratta di suonare e divertirsi. Riguardo alla setlist, la sorpresa più grande è stata la presenza della cover di Guccini, autore beneamato da Lore, di "L'ultima Thule", ben eseguita dalla band in una sua personalissima versione folk. Per il resto qualche canzone mancante ("Prua contro il nulla", "Mercanti anonimi", "Le voci della sera"), ma un "Respiro avido" emozionante, "Lo stendardo", oltre alle solite "Anime dannate", "Omnia fert aetas" e "Soffio di attimi" che scaldano il pubblico e lo fanno agitare senza tregua. Se apre "Nella mia fossa", chiude "Con passo pesante". Il resto è solo normale amministrazione per una realtà tutta italiana che rimane e continua a rimanere lontana dalle classifiche, dalle etichette e dallo show business.
Mai essere schiavi del facile!

Grazie Folkstone!

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