11 ottobre 2016

Red Hot Chili Peppers (Casalecchio di Reno, Unipol Arena 08.10.2016)


Ultimi concerti di fine estate... ed anche i Red Hot Chili Peppers riescono a finire sulla mia fortunata lista di quest'anno! La band di Flea mi è già sfuggita parecchie volte (l'ultima 4 anni fa a Milano, in un HJF dove sono andato a vedere "soltanto" i mitici Cure) ed era ormai da tempo che l'attendevo al varco. Premetto che le performance dei Red Hot in sede live non hanno una bellissima fama: la band già da diversi anni non è quella che solcava i palchi di mezzo mondo a ritmi funky presi da "Mother's milk" e dai primi, bellissimi album. I Red Hot hanno attraversato diverse fasi nella loro carriera: dai tempi tossici con Hillel Slovak, a quelli ancora più tossici con il primo Frusciante, che li ha portati alla consacrazione con il mastodontico "Blood Sugar Sex Magic" (o con il tormentone "Under the bridge", scegliete voi!), a quelli tossici di Anthony Kiedis, che a differenza degli altri ripercorrono tutta la carriera dei Red Hot indistintamente. Ho sempre amati i vecchi album dei RHCP: dai primissimi gioiellini fino a "Blood Sugar", dalla parentesi con Navarro di "One hot minute" al ritorno di Frusciante con il commercialissimo "Californication". Poi i RHCP si sono un po' persi, cullandosi sotto il loro profilo di rock star mondiali e generando album modesti. Le loro performance live ne hanno risentito parecchio... e diverse voci piuttosto attendibili mi hanno sempre detto che dal vivo effettivamente non sono poi questo granchè!
E' mai possibile che Kiedis, Flea e Chad siano scadenti dal vivo? Se anche così è stato, devo dire che il concerto di questa sera è stato davvero favoloso! Iniziamo con il gruppo di apertura: Le Femme! Mai sentito parlare di loro! Il loro rock tutto elettronico e psychedelia in fondo non è poi così male e nemmeno la loro cantante. Tuttavia mi riservo un giudizio su di loro per un futuro prossimo. Da ascoltare, riascoltare... e poi chissà!
I Red Hot Chili Peppers invece sono stati tutta un'altra cosa. La prima domanda che mi sono posto una volta entrato nell'Unipol Arena è stata cosa diavolo volessero significare tutti quei tubicini appesi sul soffitto in prossimità del palco fino a metà parterre. Qualche effetto scenografico? Normale manutenzione della location? Che cosa mai ci spruzzeranno da sopra quei birichini di Flea e soci? Qualcosa effettivamente l'abbiamo azzeccata: una volta iniziato lo show adrenalinico dei RHCP l'esercito di candelotti bianchi ci è piombato dall'alto in diverse sequenze e colori, generando dei suggestivi giochi di luce e forme. Il soffitto ci è sembrato davvero tanto vicino, talvolta rubando la scena perfino al gruppo di testa della giornata. I Red Hot salgono sul palco uno alla volta e attaccano una jam session infuocata, una delle tante nel corso del loro stesso show. Arriva Kiedis: baffetti, maglietta bianca, bermuda e la jam sfocia magicamente in "Can't stop". Urlo della folla in visibilio! Le maglie si stringono; i forti vengono subito avanti grazie al mosh generato dalla forza della band. I deboli, ahimè, sono sempre costretti ad indietreggiare, dopo una lunga attesa tra le prime file. I Chili Peppers sono tutto quello che ho sempre immaginato: Anthony balla a destra e a sinistra per tutto il palco, talvolta in perfetto stile Iggy Pop, Chad, il migliore, è semplicemente incredibile! Questo batterista è senza dubbio uno dei miei preferiti: riesce a rendere semplice tutto... o forse è lui che lo fa sembrare! La sezione ritmica dei RHCP si sa, è devastante. Flea, piccolino, già nudo dalla seconda canzone, tatuato e con in braccio un basso che sembra più grande di lui, martella sopra il suo strumento. Questi due valgono tutto lo show, impreziosito dalla presenza di un buon Josh Klinghoffer alla chitarra su cui, si sa, pesa una grossa eredità. Josh ha anche una bella voce, presente su due cover dei Radiohead e di Bowie.
Setlist: il fulmine di "Can't stop" viene impreziosito da "Dani California" e una bellissima "Scar Tissue". "Dark necessities" apre al nuovo cd. Le setlist dei Red Hot sono piuttosto varie e spaziano tra diversi album, in primis quello più recente. "If you have to ask" è la prescelta da "BSSM", così come "Right on time" da "Californication". Manca con mio grande disappunto la song vecchia di turno! Se in precedenti show i RH hanno tolto dal cilindro vecchie chicche come "Me & my friend" o "Nobody weird like me", questa volta mi è andata piuttosto male. Tutte comprese nel loro periodo recente... Un indiavolato Flea spara una cover dei Black Flag: questa può andare bene! "Californication" fa esplodere e cantare la platea, ma è "Suck my kiss" ad avere il boato più forte nel ritornello. Kiedis, petto nudo e tatuaggi, continua con "Soul to squeeze"... e qui io godo! Fortunato a beccarla proprio qui... semplicemente la adoro, ecco! "By the way" chiude il set, e non poteva essere altrimenti. Il pubblico inizia ad attendere la stracopiata "Under the bridge", che fortunatamente, almeno per me, non arriverà mai! Dopo l'ennesima jam session, che del resto ci hanno già accompagnato per tutto il set tra ogni singola canzone, arrivano "Goodbye angels" e "Give it away", con i saluti ("Grazi mille" dell'istrionico Flea) ad un'incredule folla. La hit non era presente nella scaletta... e questo rende grande onore ai Red Hot!
Gig perfetta, anche se Kiedis inizia a sentire il peso degli anni con una voce non sempre all'altezza della sua fama. Lo show è stata stupendo, accompagnato da una scenografia ipnotica e da un impianto luci perfetto.
Anche i Red Hot sono stati finalmente messi in cantiere, ma se devo essere sincero mi hanno fatto venire voglia di rivederli, magari con una setlist ancora e totalmente differente. Chissà...

Setlist:

Intro Jam
Can't Stop
Dani California
Scar Tissue
Dark Necessities
The Adventures of Rain Dance Maggie
Right on Time
Sick Love
Spectre (Radiohead cover) (Josh solo)
Nervous Breakdown (Black Flag cover) (sung by Flea)
If You Have to Ask (instead of 'Blood Sugar Sex… more )
Go Robot
Californication
The Getaway
Suck My Kiss
Soul to Squeeze
By the Way

Encore:
Chad & Josh Jam
Five Years (David Bowie cover) (Josh solo)
Goodbye Angels
Give It Away

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