Avevo già visto i The Foreshadowing appena qualche mese fa a Trezzo, come spalla dei Moonspell. Il loro gothic metal non mi aveva catturato, anche se diverse canzoni non erano affatto male (ok, diciamo che erano piuttosto buone!). La possibilità di rivederli in un contesto più piccolo, stile club, è stata forte; dunque mi sono impegnato per poterli andare a vedere al The Hor di Sassari, locale piuttosto conosciuto che ha il pregio di portare diverse band interessanti, talvolta anche piuttosto famose, nella mia ghost town preferita.
L'inizio del concerto è come sempre un'incognita: si parte un po' prima della mezzanotte, nell'attesa che qualcuno si degni di passare in Piazza Mazzotti una volta chiuso il proprio bar di fiducia. L'affluenza è piuttosto scarsa. Ad ogni modo i Foreshadowing fanno il loro show. La loro prova è buona. Diverse canzoni hanno un'atmosfera particolare, un connubio tra Anathema e i My Dying Bride, se proprio vogliamo cercare un paragone con alcuni gruppi piuttosto conosciuti del genere. Il gruppo è rodato, ormai giunti al quarto album e con diversi anni di esperienza sulle spalle.
Non conosco il loro repertorio, tranne che per qualche song ascoltata sul solito canale Youtube, perciò non conosco a fondo la loro musica. Le mie impressioni sono quelle di un neofita, anche se non è stata, ripeto, la prima volta che ho avuto la fortuna di sentirli dal vivo. Le sensazioni sono comunque buone: un gruppo che ha intrapreso una sua strada e che sta raccogliendo i frutti del proprio impegno, vista anche la loro partecipazione a diversi show e festival in terra straniera.
The Foreshadowing sono una realtà italiana consolidata; il mio augurio è quello di trovare sempre nuovi stimoli nell'andare avanti, nonostante lo sterile panorama musicale italiano in cui si trovano.
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