25 febbraio 2017

Gotthard + Pretty Maids (Milano, Alcatraz 22.02.2017)

Dopo lo show di ieri di Kreator & Co., il giorno dopo si cambia decisamente di genere, andando a vedere due gemme del presente e del passato dell'hard rock più classico. Non aggiungo altro a quanto detto in passato sui Gotthard in post precedenti; ormai la band è diventata uno dei miei pallini fissi e inizia a moltiplicarsi velocemente il numero di volte che li ho visti in sede live, dalla Svizzera passando per l'Italia. Riguardo ai Pretty Maids... beh, devo dire che questi sono stati la vera sorpresa della serata. Non sono un loro grandissimo fan, piuttosto il mio interesse è dato dalla loro gloriosa storia, essendo in attività già dal "lontano" 1981. Il buon Ronnie Atkins, cantante della band,  è ormai un cinquantenne segnato dal tempo; la sua band ha cavalcato il successo negli anni '80, andando a prendersi quel giusto tributo che gli era dovuto, attraverso diversi album di pregevole fattura che non hanno mai sfigurato se paragonati a vari classici usciti in quello stesso periodo. Un'accoppiata interessante, dunque, all'interno dell'Alcatraz di Milano.

Il concerto inizia presto. Sono le 19:40 quando i PM salgono sul palco. L'affluenza non è ancora giunta al suo apice (siamo ben lontani da un sold out oggi!), ma il gruppo danese ha voglia di fare bella figura. Ronnie, volto segnato dalle rughe, ancora oggi è un buon cantante, appartenente alla vecchia scuola heavy: una garanzia per tutti i suoi fan... e non sono pochi oggi in mezzo al pubblico. Ken Hammer, corpulento chitarrista anch'esso veterano della band, sta alla nostra destra, sempre sorridente con in testa il suo cappellaccio bianco da cowboy. Gli altri componenti del gruppo sono tutte new entry. Vengo subito al dunque: i PM hanno fatto un bellissimo show! E' bastata un'ora scarsa alla band danese per convincere il pubblico milanese di essere ancora una seria realtà rock. Canzoni come "Future world", "Love games" e "Face the world" sono delle bombe! Questi vecchi rockers danno ancora del filo da torcere a molta gente... Forse non tutte le persone presenti sono consce di che razza di gioiellino si sono trovati davanti ai loro occhi questa sera. Il set dei Pretty Maids è essenziale, ma raccoglie il giusto favore della folla.

Ancora una volta mi trovo a vedere i Gotthard, gruppo di cui non ho mai nascoste tutte le mie simpatie. La band ha appena fatto uscire il nuovo disco "Silver", il terzo con il non più nuovo cantante Nick Maeder. Questa data era piuttosto importante per due motivi ben specifici: nuovo tour per la promozione del nuovo album, 25 anni di attività dei Gotthard. La band svizzera è ormai veterana. Sul palco è presente una scritta a lettere cubitali: "Silver"; sopra gli amplificatori delle gocce finte di argento fuso, che mi fanno ricordare quanto i Gotthard non siano affatto dei grandi maestri in fatto di scenografie. La loro musica, d'altro canto, è ottima! La setlist prende pezzi dal nuovo album, pezzi vecchi e vecchissimi; questa è già un'ottima ragione per rivederli un'altra volta ancora. La sorpresa più grande è però un'altra: l'assenza dietro le pelli di Hena Habegger, costretto per motivi di salute ad abbandonare il tour, sostituito dal batterista degli Helloween, il simpaticissimo Dani Loble, di cui oggi ricorre proprio il compleanno! Dani, si sa, è un ottimo professionista, costretto ad imparare velocemente i pezzi proprio per correre in aiuto ai suoi amici svizzeri.

L'apertura dello show si ha con le nuove "Silver river" ed "Electrified". Il nuovo album ha buoni pezzi, ma ancora non sono riuscito a farmelo piacere definitivamente. Ad ogni modo il pubblico si scalda con l'arrivo dell'immancabile cover "Hush". "Stay with me" è il nuovo singolo, ma ecco che Leoni "scalda" il tubo e con voce distorta saluta Milano e introduce "Mountain Mama". Prima di introdurre "Remember it's me", Nick, chitarra acustica a tracolla e un sorriso sulle labbra, ci racconta la storia da cui è nata la canzone. I Gotthard sono maestri nel creare buoni intermezzi, questo l'ho già potuto constatare diverse volte. Marc introduce "Sister Moon" con un assolo di basso, o forse sarebbe meglio di batteria E basso, visto che lo esegue Dani con le sue bacchette sullo strumento dello stesso Marc. Brevi assoli di Freddy e Leoni, questa volta meno protagonista. Nick invece ne approfitta per concedersi un ballo con una fan delle prime file. E la musica? Quella è sempre presente in primo piano, soprattutto quando si tratta di celebrare il loro importante anniversario. Prima Nick, Leo e Freddy eseguono quattro canzoni in acustico (scelta non nuova, effettivamente), tra cui l'immancabile "One life...", "Heaven" e le sorprese "Let it be" ed "Angel". Poi arrivano pezzi come "Firedance" e "Standing in the light", primo album della band, la cover "Come together" dei Beatles e i soliti grandi classici "Lift U up" (godo!) e "Top of the world". Il drum solo di Dani chiude il primo set. La sorpresa si ha nei bis quando arriva la bellissima "All we are", la più attesa dal sottoscritto. Ultimissimo pezzo, e questa non è una sorpresa, la conclusiva "Anytime, anywhere", immancabile come la torta che Dani si prende in faccia!
Ok, sono di parte e lo sarò sempre! Lo show dei Gotthard regala sempre emozioni. In un Alcatraz non certo pieno, la band ha regalato ai suoi fan un ottimo concerto, con diverse novità che il pubblico ha dimostrato di apprezzare. Leoni ha ringraziato più volte il pubblico di tutto il supporto ricevuto in questi anni. Un applauso va ai Pretty Maids, vera sorpresa, ma mica tanto, di una serata di buona musica.
Non resta che alzare i tacchi, raggiungere la lontana macchina e catapultarsi al Legend Club, dove ci aspettano gli Helmet (to be continued...).

Setlist

Silver River
Electrified
Hush (Joe South cover)
Stay With Me
Mountain Mama
Remember It's Me
Feel What I Feel
Sister Moon (w/bass solo as intro)
What You Get
One Life, One Soul (acoustic)
Let It Be (acoustic)
Angel (acoustic)
Heaven (acoustic)
Miss Me
Firedance
Top of the World (w/guitar solo (Freddy))
Lift U Up
Drum Solo

Encore:
Standing in the Light
Come Together (The Beatles cover)
All We Are

Encore 2:
Anytime Anywhere



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