12 marzo 2017

Rotting Christ (Bologna, Alchemica Music Club 11.03.2017)

Lasciate perdere tutti i luoghi più comuni del black metal e andate ad ascoltarvi l'ultimo album dei Rotting Christ... perchè spacca davvero! Prima di esprimere giudizi affrettati, lasciatevi trasportare dalle loro chitarre massicce, dalla loro melodia e dai loro testi indubbiamente a sfondo satanico. Perchè faccio tutta questa, complicata premessa prima di andare a recensire il loro concerto di ieri all'Alchemica Music Club di Bologna? Perchè ultimamente i Rotting Christ mi stanno iniziando a piacere sul serio...
Ok, lo ammetto! Non sono un grande conoscitore della loro discografia. Conosco diversi pezzi, quelli sicuramente più famosi. Non mi è mai interessato, fino a poco tempo fa, documentarmi sui loro lavori, soprattutto quelli meno recenti. Le ultime canzoni sentite in rete, oltre ad una dritta avuta da una persona a me vicina, mi hanno portato a considerarli maggiormente. Ho dato loro una possibilità, vero, ma non ne sono stato per niente deluso!
E' la seconda volta che mi affaccio all'Alchemica di Bologna, dopo una data dello scorso anno dei Folkstone. Piccolo ma confortevole, con un'acustica che mi ha favorevolmente stupito. I volumi inoltre sono adatti alla location, tanto che non vi è alcun bisogno di proteggere le proprie orecchie per non incorrere nel rischio di rimanere, prima o poi, definitivamente sordi.

I Rotting Christ salgono sul palco alle 23:30 circa. Mi sono perso i primi gruppi, ma ho dovuto riprendere fiato dopo una giornata pesante e dunque mi sono mosso tardi da casa. Sono comunque in prima fila, sulla sinistra, affianco al bassista Karzis, avevate qualche dubbio in proposito? La band greca presenta uno show di un'ora e mezza scarsa, ma ha avuto la capacità di conquistarmi come solo poche band riescono a farlo in sede live. Intendiamoci: non vi aspettate uno show con una scenografia elaborata o particolari effetti, ma soltanto un gruppo che suona in un piccolo club e si fa valere. Il muro di suono creato dal quartetto satanico lascia stupita la folla, che dimostra di apprezzare i pezzi della band e soprattutto la particolare setlist di stasera: il tour è infatti incentrato su "Thy Mighty Contract", loro album di esordio del 1993, eseguito quasi interamente dal vivo. Non mancano le solite "Societas Satanas", in cui il pubblico, sotto la guida di Sakis, si cimenta in un mosh forsennato, e nemmeno qualche canzone del loro bellissimo ultimo album "Rituals". "Grandis spiritus diavolos" trascina la band dopo un set granitico, prima dei due consueti bis "666" e l'inno "Non serviam", cantato a squarciagola dall'intera Alchemica.

Non avrei mai immaginato da parte dei Rotting Christ uno show così trascinante! Il loro black metal brutale ma allo stesso tempo melodico, con un uso sapiente delle tastiere, mi ha davvero convinto. Le nuove canzoni di "Rituals", inoltre, si sposano perfettamente con il vecchio materiale della band. Il mio scetticismo davanti a determinate proposte che ormai non seguo più da diverso tempo ha subito un duro colpo. Allo stesso tempo sono contento di aver preso parte a questa mia prima uscita dell'anno in terre nordiche italiche. Ho sempre iniziato bene le stagioni concertistiche... e questa ne è stata la dimostrazione.

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