1 maggio 2017

Hatebreed + Dying Fetus (Bologna, Zona Roveri 21.04.2017)


Che gli Hatebreed dal vivo fossero una potenza, lo avevo già sentito da diversi amici che avevano avuto la fortuna di averli già visti in passato... Non pensavo comunque che un loro concerto fosse così coinvolgente. Non nutro grande ammirazione per l'harcore punk americano, eccetto che per alcuni gruppi, Sick of it All in primis. Tuttavia, quando vedi una band che riesce a trascinare una folla in maniera decisa come han fatto loro questa sera... beh, devo ricredermi! Non riesco a vedere il metalcore presente nella loro musica; sento un HC piuttosto classico, arrabbiato, ma non quei coretti che odio profondamente e che mi fanno sospirare davanti ad un genere (quello metalcore. nda) che non è mai riuscito a conquistarmi. Gli Hatebreed sono una forza e hanno fatto un concerto magnifico!
Arrivo tardi a Zona Roveri, locale bolognese che ormai conosco piuttosto bene. I Dying Fetus hanno appena iniziato. L'affluenza del locale è buona, ma siamo piuttosto lontani da un bel sold out. Il death metal dei DF è ottimo, ma non mi aspetto niente di diverso da una band che ha ormai conquistato un posto, a buon merito, nell'Olimpo del genere. Gallagher e soci ci tengono compagnia per un'oretta scarsa, che non disprezzo affatto.

Arrivano gli headliner della serata. Gli Hatebreed, capitanati da un Jamey Jasta che sembra sia stato morso da qualche animale velenoso, sono una grandissima sorpresa. Jasta, bandana in testa, non sta fermo un attimo... e se per questo nemmeno la folla, impegnata in un forsennato mosh per tutta la durata del loro show. Pezzi corti, veloci, orecchiabili, ma non per questo commerciali o scarsi. C'è un nuovo album da promuovere, anche se i vecchi pezzi sono sempre quelli che la fanno da padrone. Conosco diverse loro song e non posso fare a meno di scuotere la testa quando le propongono. Gli HB sono una di quelle band che dal vivo rendono molto di più; un'energia difficile da incanalare in un misero CD. "Destroy Everything" e "I will be heard" chiudono il set, lasciando la platea soddisfatta.

Sono davvero felice di non essermeli persi. La voglia di guidare fino alla vicina Bologna, quella sera, non era tanta. Mi sono trovato davanti due band davvero valide che mi hanno convinto ad aver fatto la scelta giusta. Questa è la magia dei concerti rock: qualcosa che nient'altro ti può dare...

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