30 giugno 2017

Queensryche (Bologna, Zona Roveri 28.06.2017)

I Queensryche sono sempre stati uno dei miei gruppi favoriti! Ho passato un'intera giovinezza ascoltando capolavori come "Operation: Mindcrime" e quel piccolo gioiellino che è "Empire" ed ancora oggi mi trovo a riascoltarli spesso. Il gruppo di Geoff Tate & Co. era una di quelle band destinate al successo, con diversi ottimi dischi all'attivo e tutte le carte in regola per raggiungere l'Olimpo di mostri sacri come Iron Maiden e Rush. Tuttavia qualcosa è andato storto. Qualche album al di sotto delle aspettative, una carriera gestita piuttosto male e le continue divergenze tra i membri storici della band, con la prematura dipartita di un chitarrista di spessore come Chris De Garmo, hanno minato definitivamente i sogni di gloria dei Ryche. Oggi la band di Seattle continua a riprovarci, annoverando tra le sue fila l'ex Crimson Glory, Todd La Torre, un buon cantante ma senza il carisma dell'eccentrico Tate. Risultato: oggi i Queensryche sono una band dal successo e dal pubblico ridimensionato, in balia di vecchi fan e nostalgici del colosso che un tempo furono. I nuovi dischi della compagine americana sono discreti, ma niente in confronto al loro glorioso passato di un tempo.
La Zona Roveri di Bologna di oggi non è vuota, ma ci vuole davvero tanto a riempirla! Peccato, perchè i Ryche, a dispetto di tutto, sono sempre un'ottima live band e ci ha regalato un'ora e mezza di emozioni, almeno per quanto riguarda il sottoscritto.
Arrivo giusto in tempo per il set dei Methodica, band veroenese che accompagna i Ryche per tutto il tour europeo. I Methodica, davanti ad un pubblico esiguo, fanno una buona figura e dimostrano buona volontà, oltre che buone canzoni. Il loro progressive è accattivante; una di quelle band da tenere d'occhio, a cui si augura un buon processo di crescita e tanto successo.
I Ryche salgono sul palco una quarto d'ora prima del dovuto. Manca Scott Rockenfield alla batteria, sostituito per questa tournée da Casey Grillo dei Kamelot. Sul palco della Roveri, gli unici componenti presenti della band originaria sono il chitarrista Mike Wilton ed il bassista Eddie Jackson, decisamente invecchiato dall'ultima volta che l'ho visto in sede live, qualche Gods of Metal fa. E' la prima volta per me che ho l'opportunità di vedere i Ryche con La Torre come vocalist, una sorta di battesimo del fuoco per un fan di Tate come il sottoscritto.
La setlist, mia gioia, è incentrata tutta sui grandi classici! L'opener "Guardian" dal nuovo "Condition Human" è l'unica del nuovo corso ad essere presente. La seconda è "Operation: Mindcrime"... e qui inizio davvero ad emozionarmi. Non me ne vogliano i fan dei Ryche, ma per me la band è questa: vecchi successi, grandi classici, quelli che ancora oggi ascolto come pezzi senza tempo. La platea del locale è si, esigua, ma conosce tutti i pezzi a memoria. Da "Empire" abbiamo la title track (bellissima, da perderci la voce), "Best I can", "Jet city woman" e la lenta "Silent Lucidity" (che ADORO!), con un magico intro di chitarra del buon Wilton, autore di quasi tutti gli assoli della serata. Un solo pezzo da "Promised land" (album sottovalutato), dal primissimo EP, con la titletrack "Queen of the reich" (quanto tempo è passato? nda), come da "Rage for order" e "The Warning". Il resto è solo di "... Mindcrime": "The Mission", "I don't believe in love", cantata a squarciagola dal pubblico (e dal sottoscritto. nda) e la solita closer "Eye of a stranger". Menzione particolare va a "Revolution calling", prima dei bis e ripescata da poco durante il tour. Una delle mie canzoni preferite, su cui davvero non ci speravo proprio.
I Ryche sono perfetti. Todd LaTorre mi convince, anche se non ha quell'aura magnetica del suo predecessore. Dispiace vedere un pubblico così scarso per una band che ha davvero dato tanto al rock, in una serata che per me sarà difficile dimenticare.
Il mio augurio è quello che i Ryche si possano rialzare e riconquistare il trono un tempo perduto, ma i tempi non sono certamente maturi per un evento del genere. Non finirò mai di amarli, questo è sicuro, tanto meno di darli il mio supporto.
Fuori piove ancora, ma un uragano estivo non può certo fermare la nostra sete di concerti!


Setlist

Guardian
Operation: Mindcrime
Best I Can
Damaged
The Killing Words
The Mission
Silent Lucidity
I Don't Believe in Love
Empire
Queen of the Reich
Jet City Woman
Take Hold of the Flame

Anarchy-X
Revolution Calling
Screaming in Digital
Eyes of a Stranger

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