15 settembre 2017

Metalitalia.com Festival 2017 - Day 2 (Trezzo sull'Adda, Live Club 10.09.2017)

Nonostante le passate edizioni di pregevole fattura, devo confessare mestamente che questo è il mio primo Metalitalia.com Festival. Gli anni scorsi non ho potuto presenziare per motivi diversi, in primis la lontananza della location dalla mia residenza precedente, oltre al fatto, ammettiamolo, che ho sempre dato la precedenza a molti altri concerti. Quest'anno, vista la presenza dei Death SS, mai visti prima, e dei Samael non ho potuto dire di no, sacrificandomi come ai vecchi tempi in fatto di chilometri, poco sonno e levatacce mattutine per andare a lavorare il giorno dopo.
Il Live Club lo conosco bene. Scorrete gli ultimi post e capirete. Il mio arrivo era preventivato per i Goblin di Claudio Simonetti, ma alla fine non ci siamo stati dentro i tempi di viaggio e ho potuto ammirarli soltanto per alcune soundtracks, come quella di "Opera" o la più famosa "Profondo Rosso", temi che non hanno certo bisogno di presentazioni. Peccato, anche perchè ho visto il pubblico apprezzare il tutto e le opere di Simonetti mi sono sempre piaciute. Prima o poi dovrò andare a colmare questa lacuna.
Sono pronto invece per gustarmi i Samael. La band svizzera, capitanata dal caprino Vorph, mi ha sempre affascinato... e devo dire che non hanno deluso le aspettative. Stage minimale come scenografia, luci bianche sparate con violenza e un muro sonoro da far rabbrividire diverse esibizioni viste in questo stesso teatro. I Samael sono una macchina fredda di suoni, con una chitarra metallica come quella del pitturato Makro e delle tastiere sempre presenti, accompagnate da una batteria elettronica martellante ed ossessiva. Meno di novanta minuti sono bastati al combo svizzero per conquistare la platea. La setlist, poi, ha dato spazio alla loro corposa discografia, inclusi tre brani dal nuovo, imminente album. Mi sono piaciuti tantissimo, nonostante non li conosca molto bene dal punto di vista musicale. Ho sempre seguito la loro carriera a salti, guidato da un umore nei loro confronti piuttosto cangiante. Vederli dal vivo è stata dunque una gradita sorpresa, sicuramente da rifare.
Dopo il concerto dei Samael, tocca ai portoghesi Moonspell. Il gruppo di Ribeiro è ormai un aficionado dell'Italia, tanto che non mancano mai di visitarlo ripetutamente come headliner o anche come gruppo spalla (prossimamente con i Cradle of Filth. nda). La loro performance è sempre impeccabile. Dopo il tour celebrativo dei primi due album, si ritorna ad un mix del loro background musicale, passando da "Wolfheart" all'ultimo "Extinct". Pezzi bellissimi, dove Fernando utilizza la sua presenza scenica come carta vincente. Partono con "Breathe" ed "Extinct", ma ecco arrivare subito "Opium". I vari periodi della band sono abbastanza ben rappresentati dalla setlist odierna: "Irreligious è sempre l'album di punta. Apprezzo tante song, soprattutto "Scorpion flower" e la cruenta "Vampiria". Che dire poi delle conclusive "Mephisto", "Alma Mater" (bellissima!) e "Full Moon...". Uno spettacolo da brividi, con un impianto luci che si sposa bene con la proposta doom/gothic della band, la chitarra sempre perfetta di Ricardo e le tastiere di Paixao. Fernando, ovviamente, da una marcia in più alla band. In questo giro ha lasciato gli specchietti a casa per dotarsi di due guantini che sprigionavano un laser verde da ogni dito, creando un effetto bizzarro di luci piuttosto affascinante. Poco teatro nella loro performance, al contrario di chi li seguirà più tardi. Abbiamo assistito a due grandi performance, ma manca ancora il mattatore della serata.
I Death SS si fanno aspettare, anche perchè la loro scenografia è piuttosto elaborata. Tre crocifissi con microfono fanno da aste e si presentano al centro e ai due lati esterni. I teloni, utilizzati per non rovinare la sorpresa al pubblico, si alzano per rivelare dei monaci in saio con al loro fianco una bara messa in verticale. Inutile dire che il maestro Steve Sylvester, dopo l'arrivo dei suoi compagni sul palco, esce dalla suddetta bara ed inizia a cantare il suo "Let the sabbath begin". Ed il sabbath inizia per davvero! Anche se per i primi pezzi, devo essere onesto, i Death SS mi hanno un po' annoiato, il concerto ha preso una piega differente quando il gruppo ha iniziato a scaldarsi. Forse anche merito della presenza sul palco, in ogni pezzo, di belle donne quasi completamente nude o ben poco vestite, che ormai sono un marchio di fabbrica della band in questione. Se ve lo state chiedendo e non avete mai visto un dvd dei DSS, vi dico subito di si! Le nudità si fanno ben vedere, senza nessun tipo di censura. Ovviamente la loro figura sposa perfettamente i personaggi a loro volta interpretati in ogni canzone. Il culmine viene raggiunto durante una crocifissione in una seduta in stile inquisizione, dove la donna completamente svestita viene flagellata da preti languidi. E la musica? Quella non manca... e Steve sembra in perfetta forma. Si va da pezzi vecchi a nuovi, da "Horrible eyes" a "Vampire" a "Dionysus" a tanti altri. Non mancano "Where have you gone" e la conclusiva, l'inno "Heavy Demons". Difficile descrivere un live dei DSS, anche perchè si dovrebbe illustrare lo show pezzo per pezzo. Sappiate solo che i nostri son ritornati, con in cantiere un nuovo album, annunciato sul maxischermo dopo la fine dello show.
La seconda giornata del Metalitalia fest è finita! Davvero un festival grandioso, già gremito di gente anche dai primi gruppi, segno di una partecipazione convinta del pubblico. Gli organizzatori dovrebbero essere molto fieri della sua riuscita e iniziare già a preparare la prossima edizione, che spero sia ricca come bill come questa.
Ci vediamo sicuramente il prossimo anno!


Gallery
















Setlist Death SS

Ave Satani
Let the Sabbath Begin
Horrible Eyes
Cursed Mama
The Crimson Shrine
Baron Samedi
Scarlet Woman
Terror
Chains of Death
Dionysus
Hi-Tech Jesus
Panic
Vampire


Encore:

Walpurgisnacht
Where Have You Gone?
Peace of Mind
Baphomet


Encore 2:

Inquisitor (w/Al Priest on 2nd guitar)
Family Vault (w/Al Priest on 2nd guitar)
Heavy Demons (w/Al Priest on 2nd guitar)

Nessun commento:

Posta un commento

Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!