29 ottobre 2017

Dead Kennedys (Bologna, Zona Roveri 27.10.2017)

Ok, non c'è Biafra... però ascoltare le canzoni dei Dead Kennedys suonate da due membri originali dei Dead Kennedys ha sempre il suo fascino. Ho visto Jello Biafra, storico cantante di questa band, qualche anno fa sempre a Bologna insieme al suo gruppo solista. Biafra è un bel personaggio, niente da dire, ma a parte qualche canzone del suo ex gruppo il resto era tutto incentrato sui suoi School of Guantanamo (si chiamavano così? nda). Volete mettere sentire ancora una volta le songs del gruppo punk californiano per antonomasia?
L'anno scorso avevo perso i DK di poco, anche perchè se ben ricordo la location era la lontana, scomoda e affascinante Pinarella, Rock Planet. Questa volta ne ho approfittato dell'occasione, vista la vicinanza della solita Zona Roveri a casa mia.

Il primo gruppo a mettere piede sul palco sono i Loom, punk band credo inglese. Non li conosco, ma la loro prova non è affatto un granché! Non fanno nulla per piacere al pubblico ed eseguono il loro compitino sufficientemente. Soltanto nell'ultima canzone il singer scende dal palco e canta in mezzo al pubblico... un vuoto attorno a lui.
I Dead Kennedys si presentano invece belli carichi, soprattutto Ron Greer, sostituto di Biafra. Al suo fianco ci sono il chitarrista e il bassista originali della band, East e Klaus, distinti signori di mezza età che sembrano due impiegati di banca in pensione. Alla batteria un possente nero che picchia come un fabbro! Questi sono i DK odierni. Le canzoni, anche senza gli sproloqui di Biafra, sono sempre quelle: due-tre minuti di violenza che fanno agitare il pubblico e lo manda in visibilio. Si va da "Police truck" a "Nazi punks fuck off", intervallate da tutta una serie di classici di altri tempi. Ron scende spesso davanti alla transenna, si esibisce in diverse smorfie e fa cantare il suo pubblico. Tra una canzone e l'altra si rifiata... e non si chiamerebbero DK se non infierissero contro il governo americano e contro ogni ordine mondiale esistente. La musica, ad ogni modo, è sempre quella che la fa da padrone! "Too drunk to fuck" mi fa sforzare le corde vocali, come anche "California uber alles". Prima del primo bis, la band passa davanti alla transenna per salutare il suo pubblico, ma si continua subito dopo con altri tre pezzi, tra cui una cover di "Viva Las Vegas" e la devastante "Holiday in Cambodia". Altro bis, l'ultimo, è "Chemical Warfare", intervallato da un'improvvisata "Sweet Home Alabama" degli Skynyrd.
I DK senza Biafra sono come la pasta senza il sugo, ma l'emozione è stata unica. Mi son piaciuti, lo ammetto. Greer finito il concerto si concede a foto e due chiacchiere, gentilissimo. Unica nota dolente: le t-shirt con il logo dei DK di colore beige non si possono proprio vedere! Dove sono finite quelle nere?


Gallery

 



Setlist

Forward to Death
Winnebago Warrior
Police Truck
Buzzbomb
Let's Lynch the Landlord
Jock-O-Rama
Kill The Poor
MP3 Get Off The Web
Too Drunk to Fuck
Moon Over Marin
Nazi Punks Fuck Off
California Über Alles

Encore:
Bleed for Me
Viva Las Vegas (Elvis Presley cover)
Holiday in Cambodia

Encore 2:
Chemical Warfare

Nessun commento:

Posta un commento

Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!