27 ottobre 2017

Eluveitie + Amaranthe + The Charm & The Fury (Parma, Campus Industry Music 25.10.2017)

Una trasferta a Parma è sicuramente una novità per chi, come me, gira un po' l'Italia del nord per concerti. I locali, si sa, sono sempre gli stessi e hanno una vita che prevede dei cicli annuali: nascono, vivono e purtroppo muoiono. In questi ultimi tempi piccoli locali di Bologna stanno coprendo il fabbisogno minimo di show grazie a locali non certo capienti. Parma, città un po' fuori mano dal solito giro, sta tentando di inserirsi nel sistema grazie a una buona programmazione del suo Campus Industry Music, locale situato in periferia con ampio parcheggio che dal mio punto di vista si è rivelato una grossa sorpresa. Capienza buona, palco non troppo alto ma abbastanza largo... si, potrebbe essere un'alternativa ai soliti locali di Bologna e Milano, chiamando in causa ogni tanto il New Age di Roncade e il Rock Planet della lontana Pinarella.
Il concerto di stasera è particolare: unico comune denominatore, la butto lì, é la grande presenza di ... donne, sia sul palco che in platea. Tre gruppi, tre proposte più o meno interessanti. Sono qui principalmente per gli Eluveitie, band svizzera che ho avuto la fortuna di vedere diversi anni fa, headliner ad un Fosc Fest dove vidi anche per la prima volta i Folkstone (... e stranamente non mi presero affatto!). Quella di stasera è dunque una serata un po' lontana dai miei gusti, headliner escluso, ma che si poteva rivelare lo stesso interessante. Veniamo al dunque...
Gli olandesi The Charm & The Fury ricordano un po' gli Arch Enemy, senza la bellezza della White-Gluz e senza l'istrionismo alla chitarra di Amott. Sinceramente mi stanno un po' sui cosidetti i gruppi di questo genere, con la femmina che fa il cantato growl e la voce pulita in stile Fear Factory (ma Burton C. Bell e i FF sono un'altra cosa! nda.). La cantante non è affatto male e neppure la sua voce! Pur con qualche limitazione non mi dispiacciono... e nemmeno al pubblico se vogliamo dirla tutta. Inoltre se c'è una ragazza che canta, ed è pure bella, la cosa non guasta, siamo sinceri! Buono il primo gruppo, ma domani me li avrò già scordati.
Per gli Amaranthe ero piuttosto scettico. Ammiratori di questa band, siete pregati di passare direttamente al paragrafo successivo! Avevo sentito qualche canzone del primo lavoro e mi sono fortunatamente perso gli altri. La band non mi convince e dal vivo mi ha convinto ancora meno. Trovarsi un gruppo di figoni con addirittura 3 cantanti, uno che fa la voce growl, una pulita e la classica patatona a fare la voce classica femminile per me è già troppo. Aggiungiamo quelle che mi sono sembrate canzonette da classifica, tipo "Like a boomerang", e i loro atteggiamenti ammiccanti, beh, non possono certo piacermi! Lo show non è male; hanno un grandissimo seguito che stasera è venuto a vedere la band. Ma a parte la cantante, molto bella e brava, del gruppo salvo proprio poco. Forse non è il mio genere. Spendo qualche parola in più per la svedese Elize Ryd: una modella, vestitino che fa immaginare tante cose e una bellezza unica. Poteva sicuramente dedicarsi al porno, al cinema o diventare, perchè no, la cantante di un gruppo come gli Amaranthe. Lei è l'unica che ha suscitato in me qualcosa... e non stiamo parlando di musica. Per il resto, mi basta averli visti una volta.
Arriviamo agli Eluveitie, tutta un'altra musica! Adoro il loro folk mischiato con tantissimi altri generi... Lasciamo stare la presenza femminile sul palco, cosa che assolutamente non guasta. Una violinista, una alla ghironda e l'arpista-cantante bastano e avanzano per portare su il pubblico maschile, come se non ne avesse avuto già abbastanza. Gli svizzeri sono autori di veri e propri capolavori, guidati dal sempre grande Chrigel Glanzmann e dal suo seguito di veri musicisti professionisti. Dico subito che ho assistito ad un grandissimo concerto, ricco di classici e di momenti davvero emozionanti. Tra una song e l'altra c'è tanta varietà: un pezzo veloce alterna uno più cadenzato, la voce femminile alterna il growl più marcato. Atmosfere uniche, come solo gli svizzeri sanno tessere. La prima fila è ottima per gustarseli in tutto il loro splendore. Non serve aspettare "Inis mona" per apprezzarli fino alla fine.
Tra suoni di flauti, cornamuse e altri strumenti a fiato e a corda, la serata volge al termine. Gli Eluveitie vincono tranquillamente su tutti, anche se stasera il pubblico ha dimostrato di apprezzare tutti i gruppi del bill. Ritorniamo a casa; Parma sicuramente si farà sentire per un altro concerto di questa caratura, o almeno lo spero.


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