6 ottobre 2017

Windhand + Satan's Satyrs (Bologna, Freakout Club 05.10.2017)

Devo constatare che ultimamente Bologna è diventata la città di riferimento per i concerti di modesto livello in quanto ad affluenza di pubblico, grazie anche a locali come il Freakout Club, il Locomotive, l'Alchemica o il Kindergarten. Avremo un inverno ricco di impegni interessanti, questo è sicuro! In una città come Bologna è molto importante avere un luogo dove andare la sera dove ci siano concerti a prezzi modesti, soprattutto di band internazionali. I Windhand sono un classico esempio di quello a cui mi voglio riferire: un gruppo di culto dello stoner doom mondiale, un biglietto a prezzo onesto. Mi sto trovando ultimamente a prediligere questo tipo di concerti, piuttosto che a quelli da folle oceaniche in stile Stones. Esci di casa all'ultimo momento, vai e torni. Zero fila, zero programmazione, se non un minimo.
Ho sentito soltanto qualche canzone in rete del gruppo che sono andato a vedere in data odierna. Non è il mio genere, vero, e devo dire che non lo sarà mai! Non capiamo male: il concerto mi è piaciuto, ma non chiedetemi di mettere un loro cd quando sono da solo in casa.
I Satan's Satyrs sono pura energia, lo devo ammettere. Quel loro suono così Sabbath è affascinante, ma si ferma qui. I Windhand invece hanno un sound magnifico, impreziositi dalla voce della loro cantante Dorthia Cottrell. Parlo di sound, vero, perchè le canzoni alla lunga sono un po' piatte, non me ne vogliano i cultori del genere. I Windhand tengono comunque un grande show e non mi sono affatto pentito di esserli venuti a vedere. La loro gig è più una session in sala prove, con la stessa cantante rivolta più verso i propri compagni che non verso il pubblico stesso. L'esigua folla del Freakout ha però gradito; c'è anche chi è venuto da lontano e ha fatto chilometri per non perdersi questo particolare show.
Sono fortunato a poter scegliere di passare serate di questo genere, piuttosto che rimanere a casa o dirigermi verso il solito bar come si fa dalle mie parti. Niente ti può dare quello che ti offre un concerto, piccolo o grande che sia.
Sarà un inverno lungo, freddo ma con il cuor contento!


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