12 novembre 2017

W.A.S.P. + Rain (Bologna, Estragon 08.11.2017)

L'ultima volta che ho visto gli W.A.S.P. mi trovavo a Pordenone, due anni fa, nonostante avessi perso la data di Bologna all'Estragon di pochi giorni prima. Il gruppo di Blackie Lawless è ormai un aficionado del locale bolognese, tanto da mettere una data nel tour del 2017, in occasione del 15° anniversario di "The Crimson Idol", album tanto amato dal caro Blackie. Non è la prima volta che omaggia tale album, ma ho la fortuna di non aver mai visto questo tipo di show prima, così da non fare un inutile doppione. Chi ascolta HM da bambino ama senza condizione gli W.A.S.P.! Blackie è un'icona del genere, come può esserlo il compianto Lemmy o Tony Iommi. Nonostante l'età e il fatto che non se la porti tanto bene, Lawless cavalca ancora i palchi di tutto il mondo con il suo viso scavato, la sua pancia prominente e i suoi capelli lunghi e spettinati (spero ancora originali. nda).
L'Estragon ha una buona affluenza, anche perchè "Crimson Idol" è un po' uno dei dischi a cui i fans sono più affezionati, anche se personalmente preferisco decisamente i primi due album. Non nascondo il fatto che alcune song degli W.A.S.P. sono tra le mie preferite in assolute... e miracolosamente sono presenti stasera in scaletta. Lo stage è quello a cui ci ha abituato Blackie negli ultimi anni: tre schermi che proiettano la storia del concept album in questione o i vecchi video della band, se ci riferiamo ai soli bis.
La prima parte dello show è composta dalle dieci song che descrivono la storia di Jonathan Aaon Steel, eseguite in perfetto ordine con intro vari compresi. Oltre alle solite "The Idol", "Chainsaw Charlie" o "The Invisible boy", presenti praticamente in tutti i tour della band, questa volta abbiamo la grossa opportunità di poter ascoltare tutte le canzoni del concept album. Blackie indossa una maglia celebrativa di sè stesso, con nella sua schiena un enorme "B.Lawless 35". Immancabili i soliti stivaloni frangiati bianchi completi di ginocchiere (?). La band che lo accompagna è solo un'appendice del suo frontman, anche se suonano piuttosto bene. Blackie, al solito, attira tutte le attenzioni su di lui, forte del suo naturale narcisismo. Devo dire che il pubblico ha risposto bene alla sua chiamata, non risparmiando la propria voce ed inneggiando continuamente al suo leader. Dal canto suo Blackie ci degna di attenzione solo un po' prima della bellissima "Wild Child", forse la mia preferita su tutte. I bis erano iniziati con "L.O.V.E. Machine" e continuati con la lenta e recente "Golgotha" Non può non mancare ovviamente "I wanna be somebody", icona di un'era passata, per chiudere degnamente lo show.
Ok! Devo dire che vedere gli W.A.S.P. fa sempre piacere, anche perchè artefici di uno show sempre impeccabile. Ma, tolto l'effetto nostalgia ed il fatto che alcune canzoni non puoi non adorarle, non posso certo affermare che facciano un live indimenticabile, ma che si adattino a svolgere il loro compitino. La presenza di Blackie è già tanto, ma tutte le volte che li ho visti in sede live ho avuto questa impressione. Tanta musica, poco cuore. Diciamo la verità, ci va bene così in fondo, no?

P.S: I Rain, band bolognese, hanno aperto lo show degli W.A.S.P.. Grande cuore, un buon show e decisamente interessanti. Il loro repertorio ricorda quello di altre band che al loro posto girano l'Europa con un successo decisamente più ampio. Da cosa è dovuto? Forse la storia è sempre la stessa: dura nascere e crescere in una nazione che non ha nulla a che vedere con il rock!


Gallery

Rain


W.A.S.P. 






Setlist

   The Crimson Idol
The Titanic Overture
The Invisible Boy
Arena of Pleasure
Chainsaw Charlie (Murders in the New Morgue)
The Gypsy Meets the Boy
Doctor Rockter
I Am One
The Idol
Hold on to My Heart
The Great Misconceptions of Me

Encore:
L.O.V.E. Machine
Wild Child
Golgotha
I Wanna Be Somebody

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