13 maggio 2018

Eyehategod (Bologna, Oz 10.05.2018)

Che violenza! Un gruppo come gli Eyehategod, quartetto di New Orleans, dovrebbero rinchiuderlo dentro uno zoo, per fare un concerto con un solo pubblico composto dai felini più feroci del pianeta. Invece, oggi, mi trovo all'Oz, spazio ricreativo alle porte di Bologna, poichè il Freakout Club, andato incontro ad un sold out abbastanza veloce, non era abbastanza capiente per contenere i fan del combo americano. Ottima notizia, partiamo decisamente bene! A dire il vero, lo ammetto, non so nemmeno io perchè ho acquistato il biglietto, proprio nei primi giorni di prevendita. Non sono un fan della band, ma ho sempre avuto la curiosità di vederli dal vivo. Sorrido, perchè se la curiosità fosse il motore che spinge la gente ad andare ai concerti della mia natia Sassari, gli eventi sarebbero per lo più vuoti. Ma del resto non stiamo andando poi così lontano dalla realtà... Fortunatamente siamo a Bologna, capoluogo emiliano. Qui abbiamo la possibilità di vedere gruppi di questa caratura, grazie anche a gente come lo staff del Freakout e alla loro eccellente programmazione. Non li ringrazierò mai abbastanza...
L'Oz si trova non lontano dal Freakout, in una traversa di via Stalingrado. In verità è uno spazio ricavato da qualche ex fabbrica che ricorda un po' un centro sociale, come "arredamento". All'interno vi sono attrezzature per fare skate, arrampicata o altro, oltre ad alcune stanze vuote. Dentro una di queste è stato allestito un palco nemmeno tanto alto. Il locale è profondo, ok, il tanto che basta per renderlo più capiente del Freakout.
Del gruppo di supporto non parlo, anche perchè non mi sono piaciuti. Il pubblico invece ha dimostrato di apprezzare; sono contento per loro! Degli Eyehategod invece, che si può dire? Violenza, mosh, qualcuno che fa crowdsurfing. La band vale tanto, e si vede. Il motore di tutto è il loro singer, Mike Williams, che sicuramente ha qualcosa che non va. O è completamente matto, oppure è solo così sul palco. A prima vista sembra un maniaco depressivo travestito da vecchio ubriacone. La sua voce pesante però lo rende epico. Grande performance, sul serio! Vicino a me trovo invece il corpulento Jimmy Bower, chitarra a .... 4 corde e leader del gruppo, oltre ad essere in formazione con i Down di Phil Anselmo. Se Mike è matto, questo invece batte tutti. Grandi riff doom, facce buffe, si dimostra un personaggio piuttosto particolare. Gli Eyehategod disintegrano le nostre orecchie per un'ora e venti circa con una performance devastante. Inizia a fare caldo in concerti al chiuso, questo è vero, ma è la loro musica ad essere fondamentalmente aggressiva.
Basta così! Fra poco più di una settimana si cambia genere, ancora una volta...


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