25 ottobre 2015

Orphaned Land + Molllust (Padova, Mame Club 22.10.2015)

Non capirò mai come un gruppo come gli Orphaned Land, band israeliana nata nell'ormai lontano 1991, a questo punto della sua carriera non suoni negli stadi di tutto il mondo come headliner, al pari di nomi ben più blasonati quali Metallica, Iron Maiden o Warrior Soul (no, questo è un errore! nda). Per le poche (o tante) persone che ascoltano la loro musica, questo rimane un arcano mistero... Che cosa devono fare questi poveri medio-orientali per far capire al volgo di quale pasta sono fatti?


Vi chiederete a cosa si deve un tale sfogo da parte del sottoscritto, da cosa nasce tale astio nei confronti dei rockers di tutto il mondo, per non parlare dell'intero genere umano (ebbene si! Sto seguendo un "Master in distruzione e inquinamento globale" online; spero che porti qualche frutto di natura occupazionale). Oggi, 22 ottobre (di già?), gli Orphaned Land si sono esibiti a Padova, presso il Mame Club (piccola discoteca quasi in periferia della città veneta), davanti a non più di 500 persone! Va bene che siamo a metà settimana. Va bene che ci sono stati (e ci saranno) diversi concerti quest'estate che hanno impoverito le nostre povere tasche. Va bene che siamo in Italia. Ma il gruppo in questione merita davvero ben altro...
Secondo i primi rumors, una delle tappe italiche del tour acustico degli OL si doveva svolgere prima ad Albignasego, in provincia di Padova. In secondo luogo la location è stata spostata a Mirano, decisamente più lontano rispetto al luogo iniziale prefissato, per poi concludersi definitivamente a Padova città, nel seminascosto club suddetto. Non è un caso che in passato, per vedere gli OL in veste di headliner, ci sia dovuto finire a Madrid (se non ci credete leggete questo), mentre nel nostro paese la maggior parte delle volte la band israeliana ha fatto spesso da spalla a gruppi più blasonati come i Blind Guardian.
Alla fine il giorno dello show è finalmente giunto! Arriviamo un pò tardino, quando già uno dei gruppi di supporto, i Molllust, hanno iniziato. Due violini elettrici, un violoncello, una chitarra acustica e un piano: il combo tedesco propone un'affascinante Opera Metal, una fornicazione musicale tra Bach e i Tool, tra Mozart e i Manowar più epici. Da diverso tempo siamo abituati a vedere il Metal flirtare con i generi più disparati e bizzarri come il reggae o l'hip hop. Abbiamo visto nascere band come gli Apocalyptica o portare all'esasperazione il già esasperato symphonic metal. Questi decisamente mi mancavano... Non sono metal, o forse si? La musica di Bach in passato non è già stata accostata ai lavori dei Dimmu Borgir? Difficile dirlo, oltre che pensarlo. Sta di fatto che i Molllust ci regalano un bellissimo set. Dispiace non conoscere meglio la loro musica...

E' la volta degli Orphaned Land, che in questo particolare acoustic tour, non l'ho ancora detto, sono accompagnati dal coro di Stimmgewalt. Chi sono? Sei tizi/tizie molto bravi e piuttosto simpatici che fanno un coro cosiddetto a cappella! Tipo i nostri Neri per Caso (che c***o di paragone!), ma con le palle ed un repertorio più interessante. Iniziano con una cover di "Engel" dei Rammstein (ci vuole "molto" poco per farmeli stare simpatici. nda), si chiude con un inno alla birra. In mezzo ci sta pure una cover dei più noti Van Canto, maestri del settore.
A questo punto i sei si fanno da parte e appaiono finalmente gli headliner della serata. Chitarre acustiche, uno show che sembra uscito durante una notte di Natale, in casa, tranquillamente seduti davanti al camino. Kobi è come suo solito in tunica e piedi nudi. Sembra Cristo, ma è molto più fico di lui! Sono incantevoli, come incantevole è la loro setlist. Non serve dire quanto i loro pezzi siano formidabili anche in questa veste insolita. I padri dell'oriental metal ci deliziano con i loro classici: da "All is one" a "Brother" a "Building the Ark" o "Jerusalem". Kobi non finisce mai di incitare il pubblico a seguirli a ritmo di battito di mani, o incitandolo a fare i cori. Anche se pochi, la platea fa il suo lavoro. Bellissima "Sapari". Il set è piuttosto veloce. Ne vorrei davvero molto di più, ma siamo già arrivati alla suggestiva "The beloved cry" e alla conclusiva "Norra el Norra". Finisce uno show indimenticabile...
A fine serata, anche se questa volta ce ne andiamo presto, gli OL e gli altri gruppi di supporto si donano al pubblico per foto, autografi e anche qualche chiacchiera. Per loro è normale così...

Setlist Orphaned Land:

Stimmgewalt Choir only

Engel (Rammstein cover)
The Irish Ballad (Tom Lehrer cover)
Last Night of the Kings (Van Canto cover)
Beer, Beer, Beer

Main Set

The Simple Man
All Is One
Let The Truce Be Known
Olat Ha'tamid
A'salk
Brother
Bereft in the Abyss
Building the Ark
El Meod Na'Ala
New Jerusalem
Sapari
In Thy Never Ending Way

Encore
The Beloved's Cry
Norra el Norra (Entering the Ark) / Ornaments of Gold

2 commenti:

  1. 500? ti è sfuggito uno 0, saremmo stati in 50!!!! Una vera vergogna per un gruppo così......

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  2. Concordo con te, ma sinceramente spero tu non abbia ragione sul fatto dei numeri. Eravamo davvero in pochi...

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Per colpa delle solite zecche che offrono prestiti, mi trovo costretto a visionare ogni commento. Sorry!